6/11/2025 – È l’unico ostello che affaccia sul mare. “Si trova direttamente sulla spiaggia di Ostia, nel Municipio 10 di Roma, all’interno dell’edificio monumentale “ex Colonia Vittorio Emanuele” di proprietà del Comune di Roma e sotto tutela dei Beni Culturali. Si trova a pochi chilometri dall’aeroporto di Fiumicino Leonardo da Vinci e alla Nuova Fiera di Roma, vicino al Porto Turistico e agli scavi archeologici di Ostia Antica ed è perfetto per combinare un soggiorno tra relax, mare e cultura. I servizi offerti sono tra i più innovativi degli ostelli di Roma: Internet Point e wi-fi gratis, sala cinema con proiezioni giornaliere , sala meeting, sala biliardo, reception 24h, parcheggio interno, lavanderia a gettoni, cassette di sicurezza e deposito bagagli. Raggiungibile dal centro della Città con il trasporto pubblico con biglietto Atac di 1,50 euro, dispone di 130 posti letto, in camere spaziose con servizi privati, Tv e vista mare”.
Questa la descrizione sul sito ufficiale del Litus Roma Hostel, con tanto di traduzione plurilingue, storia dell’edificio etc etc.
La realtà è un’altra purtroppo e parla di abbandono della struttura e di controversie burocratiche.
Del Litus si è occupata la commissione Trasparenza capitolina durante la quale è emersa una situazione “a dir poco sconcertante”.
Così l’hanno definita i consiglieri di FI Maria Cristina Masi ed il presidente della stessa commissione Federico Rocca.
“Da tempo denunciamo gravi criticità legate alla gestione della struttura: una morosità che si protrae da oltre dieci anni, una concessione scaduta dal 2019, problemi igienico-sanitari accertati dalla ASL e numerose difformità amministrative e urbanistiche. Nonostante interrogazioni, accessi agli atti e la richiesta di convocazione della Commissione Trasparenza, solo il 29 ottobre il Dipartimento Patrimonio ha finalmente inviato una lettera per l’avvio del recupero forzoso dell’immobile. La società avrà ora trenta giorni di tempo per lasciare la struttura.”
Le condizioni del Litus peraltro sono contestualizzate e in linea con l’intera ex Colonia Vittorio Emanuele.
Qualche passo in avanti è stato fatto nel corso degli ultimi anni con l’insediamento dell’Ufficio Tecnico municipale, con alcuni locali gestiti dalla Comunità di Sant’Egidio che accoglie tra l’altro anche la scuola di pace per i bambini (compresa la chiesetta).
Recentemente sono stati avviati anche i lavori di ristrutturazione della Biblioteca Elsa Morante.
Ma c’è una parte ancora occupata illegalmente.
“È evidente – proseguono Masi e Rocca – che ci sia stato un cortocircuito amministrativo di proporzioni rilevanti. Ci auguriamo che l’Amministrazione capitolina agisca con la massima determinazione per chiudere definitivamente una vicenda che rappresenta un caso emblematico di degrado e cattiva gestione del patrimonio pubblico. Entro la fine dell’anno – concludono i due esponenti capitolini – torneremo a fare il punto sulla situazione per verificare che siano stati compiuti i passi necessari e che venga finalmente restituita dignità e legalità a un bene pubblico importante per Ostia e per l’intera città di Roma”.
