DIARIO DI BORDO – “Simeone!”, sabato 19 luglio ore 19: volevano occultarlo, ma tutto ‘un popolo’ qui si ferma da almeno 20 anni

6/07/2025 – Sabato 19 Luglio alle ore 19 l’appuntamento per ricordare il piccolo Simeone Nardacci, tragicamente ucciso nella pineta di Ostia.

Ma di cui oggi però, come anni e anni ormai si celebra una risurrezione spirituale, la vita.

 

 

Quest’anno l’orario (ore 19 incrocio Via Capo delle Colonne – Viale dei Promontori, Ostia) è anticipato perché si vuole proporre di ripulire insieme, con chi vorrà esserci, lo spiazzo di fronte al luogo dell’omicidio.

Qui, dal 2008, come documentano immagini e i diversi video di repertorio su social e youtube, cittadini, sacerdoti, bambini, educatori, istituzioni, pastori, vescovi si fermano per una riflessione e una preghiera. Tantissime cose nuove sono scaturite da quella terra; da storia e luogo ‘maledetti’ si trasforma, piano piano, non senza fatica, in un’esperienza luminosa.

 

PASTORE AP. MARIO BASILE (oltre ai sacerdoti anche diversi i Pastori cristiani al memoriale)

Progressivamente nei tanti anni, senza mai troppo clamore; sembra quasi un momento che si debba vivere dilatato nel tempo, con riservatezza, delicatezza, autenticità.

Ancora nessun riscontro del memoriale pubblico deliberato dal consiglio municipale nel 2018.

 

 

 

 

I MEMBRI DEL CONSIGLIO MUNICIPALE AL MEMORIALE

Chi scrive e segue da decenni questo percorso non nasconde una certa stanchezza; la memoria di Simeone è ancora una dura battaglia tra ‘oscurità e luce’, tra ‘voler nascondere’ (come si tentò con il corpo del piccolo scavandogli la fossa quando ancora pare fosse vivo) e chi vuole far ‘venire alla luce’.

 

 

In questi lunghi anni distruzioni varie del sito del memoriale, l’occultamento delle immagini del piccolo Simeone esposte nella scuola e nella sede del municipio e varie ‘maledicenze del chiacchiericcio’ hanno colpito come chiodi e spine.

CARDINALE PAOLO AUGUSTO LOJUDICE (FU SUA L’IDEA DELLA ‘VIA CRUCIS DEI BAMBINI CROCIFISSI’)

Si perché via via l’esperienza del ‘figlio di Ostia’, come venne chiamato dalle istituzioni e da alti prelati, ha comunque maturato nella coscienza popolare tanto da sognare una ‘VIA CRUCIS DEI BAMBINI CROCIFISSI’ unendo in questa schiera di ‘nuovi martiri’ anche altri bambini e giovanissimi che hanno visto la loro vita spegnersi precocemente ‘senza giustizia terrena’.

 

 

MARCO NOLI, AL TEMPO ASS SOCIALE DI SIMEONE

Sarà se Dio vuole, secondo i suoi tempi, un percorso cittadino dove le stazioni ‘cristiane’ corrisponderanno a momenti ‘laici’ scanditi dai punti della carta dei diritti del fanciullo e dai nomi dei bambini e ragazzi del nostro territorio.

 

 

Ma non è facile; Simeone è ancora ‘scomodo’. Non è un personaggio, non è una storia da cui ‘attingere’ per rivalutare la cultura di qualche ‘elité’ o dove investire in progettazioni: perché il piccolo è stato (forse è ancora) la pietra di scandalo di tante realtà ‘politico-istituzionali’.

PADRE AGOSTINO UGBOMAH, AL TEMPO PRIORE DELLA CATTEDRALE DI SANT’AUREA (i sacerdoti sono stati sempre molto vicini al Memoriale)

Nascosto a 100 metri dalla chiesa, bambino di una famiglia ai margini che viveva nelle logiche delle ‘occupazioni’, forse gestito con difficoltà dalla scuola e dai Servizi ed anche altro. In verità ricordare ‘a testa alta’ Simeone, pubblicamente, sarebbe aver imparato a correggere gli errori che si sono fatti.

Ma è anche vero che “il Dio che raccoglie dove non ha seminato e semina dove il terreno non è il suo” ha soffiato per ampliare spiritualmente la consapevolezza che dalla morte tragica e non comprensibile, ne accettabile, di un piccolo figlio, ri-nasca la vita.

 

 

 

IL LIBRO FIABA DI VALENTINA RIZZI (tante le esperienze ispirate a Simeone)

E’ anche il caso del percorso nuovo con il progetto del Borghetto Giovani dove con le ‘genitori dei figli nati in cielo’ diversi genitori si incontrano per maturare questo mistero e si dedicano ad altri figli e giovanissimi riscoprendo il valore della vita nel ricordo che non è solo un piangere ma un donarsi nuovamente.

E siamo certi che anche per Simeone, per i ‘bambini crocifissi’ Dio soprà definire l’opportunità che da essi il sangue sia semenza; questo già capita nei cuori di chi li ricorda e si attiva in ciò che sente ma siamo fiduciosi che anche le istituzioni, prima o poi, sappiano raccogliere questo testimone, questa responsabilità, questa croce sulla via della resurrezione di un’intera cittadina.

Sdt


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