Gestione stabilimenti di Ostia: dal bando l’incognita del tempo e delle nuove norme


15/2/2025 – Annunciato e presentato alla stampa nei giorni scorsi, ecco il bando di gara per la gestione degli stabilimenti balneari di Ostia in attesa del PUA (Piano di Utilizzazioni degli Arenili) che, stando a quanto dichiarato dal Campidoglio, dovrebbe vedere la luce nel 2027.

E non a caso il bando pubblicato ieri e che riguarda 31 concessioni, avrà durata triennale o, per meglio dire, come sottolineato dal Sindaco Gualtieri, 1+1+1.

Nel senso che la durata è di un anno rinnovabile fino al raggiungimento dei tre previa decisione capitolina.

Le concessioni sono 31 suddivise in tre tipologie: a) stabilimenti balneari-25 lotti; b) esercizi di ristorazione con 4 lotti; c) spiagge libere con servizi con 2 lotti.

Chi partecipa al bando può chiedere l’assegnazione per un massimo di una per ciascuna delle tre tipologie.

La novità assoluta di questa gara riguarda però un provvedimento economico: il cosiddetto “royalty”.

In pratica i gestori degli stabilimenti dovranno corrispondere al Comune di Roma una parte del loro fatturato oltre le usuali tasse. Un pagamento che, come si legge nel bando, dovrà avvenire trimestralmente.

Ma quanto pagheranno di canone annuo i concessionari? Si va da un minimo di 6.436 euro ad un massimo di 73.325, naturalmente stando alla metratura dell’area.

Resta da vedere la partecipazione al bando. Certo è che sulla testa degli imprenditori pende la spada di Damocle del tempo. Un anno più uno più un uno non invitano certo all’investimento sfrenato. Vedremo alla scadenza del termine per la presentazione delle candidature, fissato per la metà di marzo.

E le spiagge libere? Anche in questo caso arrivano nuove norme. Torna la possibilità di noleggiare ombrelloni e lettini e tornano anche i chioschi/container con annessi bagni igienici. Il gestore, come sottolineato all’incontro con la stampa di mercoledì scorso, si impegna a tenere pulito l’arenile assegnatogli.

Gli spazi liberi come è noto sono nove e ognuno ha come nome identificativo, quello di un colore come stabilito dalla Giunta pentastellata qualche anno fa: spiaggia rossa, cotto e ocra, senape e limone, rosa e sabbia, verde, gialla per quanto riguarda Ostia nord e spiaggia grigia, SPQR e bianca Ostia sud.

I gestori dovranno naturalmente rispettare le indicazioni stabilite dal Comune per quanto riguarda gli spazi da occupare e offrire il servizio di salvamento. Nell’avviso si parla di “valorizzare in chiave strategico-operativa la risorsa del litorale, tramite la realizzazione di iniziative finalizzate al rilancio del settore turistico ricreativo” e quindi sarà possibile organizzare eventi di “intrattenimento e animazione”.

Tanta roba, direbbe qualcuno. Anche perché si parla di “torrette di avvistamento” e di “servizi per la cura della persona e il benessere fisico”

E di “aree attrezzate per lo sport, il gioco e lo svago”.

GLI STABILIMENTI NON A BANDO

Una situazione complessa da sempre quella delle concessioni balneari. Negli anni si sono create situazioni ancora da sanare anche dal punto di vista giuridico per via di numerosi ricorsi.

Sono 16 gli stabilimenti che non parteciperanno alla gara capitolina e per vari motivi. Alcune sono infatti poliennali e quindi attendono la scadenza. Poi ci sono situazioni in bilico, come ha sottolineato l’Assessore Tobia Zevi, come Maresole e l’ex Jumbo beach (8° Cancello).

Ed ancora, tre impianti in amministrazione giudiziaria (Aneme e Core, Hakuna Matata e Village).

Sono invece 8 gli stabilimenti che tra qualche giorno saranno consegnati ai gestori che fecero ricorso quattro anni fa:Battistini, Mami, Dopolavoro Atac, Le Palme, La spiaggia di Bettina, L’Oasi e La Marinella.


LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here