22/12/2024 – Una riflessione sul Vangelo attualizzante e coraggiosa quella che Padre Leonardo Bartolomucci, anche presidente della commissione cultura della diocesi di Roma e Ostia, esprime dalla parrocchia dove presta servizio Chiesa Stella Maris, su Viale dei Promontori, Ostia.
“Era necessario che Dio scegliesse di incarnarsi in un corpo, per noi”; si perché, proprio nell’epoca dell’esaltazione superficiale del corpo, dell’abuso dei corpi da una parte, pornografia, ricerca sfrenata del piacere, delle sensazioni, dall’altra dall’ipervirtualismo, dalle intelligenze artificiali, dalla perdita di relazioni prettamente umane e sociali ‘live’, proprio in questo tempo è necessario entrare in questa lettura e testimonianza:
Dio creatore di tutto che si fa uomo, forse anche per insegnarci il nostro corpo e le relazioni umane.
E Gesù che incarna Dio, questa volontà divina di possedere un corpo e di relazionarsi con tutti, dovrebbe infine insegnarci il profondo rispetto da portare per le nostre relazioni e per il nostro corpo.
Comunemente si additano i cristiani, specialmente i cattolici, di mortificare il proprio corpo non considerandolo abbastanza, e le relazioni spesso troppo ascetiche e poco fisiche, che mantendono una certa distanza; invece un vero cristiano è anzitutto un corpo e relazioni: perché Gesù piange, tocca, abbraccia, suda, accarezza, soffre, mangia, dorme, esprime.
Allora non perderti la riflessione di don Leonardo che entra nell’umanità del nostro vivere con la gente specialmente con chi ancora non conosce l’amore di Dio che si fa uomo come noi.
Sdt
