11/12/2024 – Erano saliti a bordo di un’auto di una compagnia di car sharing, ma non con l’intento di noleggiarla. Dopo averla forzata – presumibilmente con un cacciavite – erano sfrecciati ad alta velocità partendo dalla zona Piramide. I due ladri del “trasporto condiviso” sono però stati intercettati ed arrestati a Fiumicino, dai poliziotti del Commissariato Fiumicino e della Sottosezione Polizia Ferroviaria di Fiumicino Aeroporto.
La loro fuga si è conclusa in Via Giulio Romano, dove i complici si sono visti accerchiati dai poliziotti proprio mentre erano in procinto di scendere dall’auto.
Il loro tragitto è stato percorso dall”alto”, passo per passo, dalla Sala Operativa della Questura, che, ricevuta la segnalazione dell’avvenuto furto dal titolare della società di car sharing – è rimasta in costante comunicazione con quest’ultimo per seguire, passo per passo, il percorso dell’auto attraverso il sistema di geo localizzazione GPS. È così che, poco dopo che l’operatore di Sala Radio ha diramato una nota sull’ultima localizzazione del veicolo – nel quartiere Parco Lonardo – sono entrati in azione gli agenti del Commissariato Fiumicino e della Sottosezione Polizia Ferroviaria di Fiumicino Aeroporto, che li hanno immediatamente bloccati ed identificati per due giovani di origine bosniaca.
All’interno dell’abitacolo, i poliziotti hanno poi trovato un cacciavite a taglio, le cui dimensioni coincidevano perfettamente con quelle della serratura del veicolo, che è apparsa subito visibilmente forzata.
A quel punto, uno dei due, di fronte all’evidenza dei fatti, ha iniziato ad inveire contro poliziotti strattonandoli nel tentativo – rimasto vano – di guadagnarsi la fuga.
Entrambi, al termine delle attività di rito, sono così finiti in manette perché gravemente indiziati, in concorso, dei reati di furto aggravato e possesso ingiustificato di chiavi alterate e grimaldelli; uno dei due – che aveva provato a ribellarsi agli agenti – è stato arrestato anche per il reato di resistenza a Pubblico Ufficiale
Il Giudice delle Indagini Preliminari, su richieste della Procura, ha convalidato gli arresti.