17/11/2024 – La provvidenza di Dio ci pone sul piatto della testimonianza l’immagine e le parole di don Franco Nardin e del Pastore Giuseppe Basile con alle spalle lo stesso identico sfondo: il Colosseo, di quella Roma che affogava nel sangue e nella violenza la vita per il suo ordine e il suo divertimento, che ahinoi per i cristiani, fu sinonimo di martirio e di persecuzione verso la quale ancora il potere di questo mondo, in altre forme, sottopone i seguaci di Cristo e per la quale i neo carnefici di oggi si armano per reprimerli.
Nel sangue dei martiri, come nell’immagine del colosseo, i cristiani sono uniti, vincono così le divisioni della storia.
Questa stessa immagine e testimonianza in concomitanza (delle quali i due uomini di Dio sono ignari fino ad ora) e il fatto che i due Pastori, sebbene di tradizione diversa, sono impegnati nel percorso di unità dei cristiani sul Territorio lidense è davvero interessante soprattutto quando si intraprende, in questi giorni, il cammino per la giornata di unità cristiana in Ostia prevista tra qualche mese.
I messaggi video che riportiamo fanno comprendere come il Santo Spirito ci faccia suoi ministri, sui servi ‘inutili’ tuttavia, poiché, nel fare cristiano, l’utilità reale prende le mosse da un disegno più alto che non sempre, forse quasi mai, ha i tempi e le strutture gestite solo dagli uomini organizzatori che anzi, chiusi nei loro programmi, affogati dai loro progetti, addirittura potrebbero essere un ostacolo a quel mosaico meraviglioso che il Signore pianifica secondo la sua volontà.
Dio ci ricorda in questo modo che il suo ‘giogo’ non è pesante mentre ci permette di partecipare ed essere felici liberamente,di essere una parte del tutto.
Infine vengono in mente quelle sempre più profetiche parole di Papa Francesco quando ad Ostia ci ricordò come ‘Dio stesso prepari la sua mensa’ prima ancora che i suoi discepoli e apostoli si adoperino a questo fine, inviandoli.
Sdt