Tutto il mondo di Fernando Botero e due inediti nella “grande mostra” di Palazzo Bonaparte


18/9/2024 – Un inedito (La Menina). Un olio su tela ritenuto ormai perduto (Omaggio a Mantegna). Sono tra i capisaldi di una mostra che ha dell’eccezionale per contenuti e per esposizione.

E non a caso, la rassegna che la Capitale dedica a Fernando Botero è intitolata “La grande mostra”. Lo è sul serio ed è la più grande mai realizzata in Italia e ad un anno esatto dalla scomparsa dell’artista colombiano (15 settembre 2023).

Ospitata a Palazzo Bonaparte fino al 19 gennaio 2025 (ma siamo certi di una proroga), realizzata come sempre con stile da Arthemisia e curata da Lina Botero e Cristina Carrillo de Albornoz Fisac, la rassegna ospita 120 opere tra dipinti, disegni e sculture, suddivise in 11 sezioni. Il racconto di un artista conosciuto ai più per la singolarità dei protagonisti delle sue opere. Figure ingombranti solo apparentemente, in realtà, e grazie a questa mostra è possibile rendersene conto, l’arte di Botero è molto di più.

Alla presentazione alla stampa erano presenti i tre figli dell’artista ed in particolare Lina ha avuto modo di raccontare la genesi di artista del padre: “Il suo legame con l’Italia che riteneva la sua seconda casa è stato sempre forte sin da quando, a Firenze, ha scoperto le opere del Mantegna. È iniziato così lo studio dei capolavori del ‘400 che ha portato poi a creare uno stile tutto suo, unico, originale. Con l’esaltazione del volume è andato in controtendenza rispetto ai suoi contemporanei. La sua opera è stata provocante”.

Chi meglio di Lina Botero poteva descrivere il percorso artistico di chi, in questo periodo, è protagonista assoluto in città. Oltre all’omaggio di Palazzo Bonaparte alcune sue sculture sono presenti in piazza San Lorenzo in Lucina, piazza del Popolo, davanti San Carlo al Corso.

Nelle undici sezioni possiamo ammirare celebri dipinti dedicati al mondo del circo, soggetti religiosi come il Cristo e la celebre Ballerina alla sbarra. Sì, improbabile danzatrice come tutte le sue donne immortalate ad esempio ne Il bagno.

E le nature morte dai vividi colori che “L’uomo dell’abbondanza” ha reso ancora più vere. Ad attirare l’attenzione del visitatore sono proprio i colori così vivi, netti, assoluti.

Una volta chiesero a Botero “cosa le piacerebbe fare?” e lui rispose: “Imparare a dipingere. L’aspetto meraviglioso della pittura è che nessuno può decidere di saper dipingere. La pittura, ogni singolo giorno, ti porta a percorrere nuove strade e a non smettere mai di fare pratica”.

Quanti, e saranno certamente molti, andranno a vedere questa mostra siamo certi scopriranno un artista sicuramente inconsueto ma completamente votato all’Arte e d’altra parte diceva: “La mia ambizione era di essere un pittore, e soltanto un pittore. Ho cominciato a dipingere a quattordici anni e da allora non c’è stato nulla che sia riuscito a farmi smettere.
Vivo con una costante fame d’arte. Aspiro a esplorare i problemi fondamentali della pittura. Non ho mai trovato altro nella vita che mi causi altrettanto piacere.”

Orari apertura

dal lunedì al giovedì 9.00 – 19.30
venerdì, sabato e domenica 9.00 – 21.00
(la biglietteria chiude un’ora prima)

Aperture straordinarie

Venerdì 1° Novembre 9.00-21.00
Domenica 8 Dicembre 9.00-21.00
Martedì 24 Dicembre 9.00-18.00
Mercoledì 25 Dicembre 14.30-21.00
Dal 26 fino al 30 dicembre 9.00-21.00
Martedì 31 Dicembre 9.00-18.00
Mercoledì 1° Gennaio 12.00-21.00
Dal 2 fino al 6 Gennaio 9.00–21.00
(la biglietteria chiude un’ora prima)

Informazioni e prenotazioni

+ 39 06 87 15 111


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