Elettromagnetismo, se ne parla con il cdq Bagnoletto


20/5/2024 – “Dopo le azioni per sospendere o impedire l’installazione di un’antenna mostro nel quartiere, sentiamo il dovere di fornire informazioni puntuali per le quali ci affidiamo ad esperti del settore delle onde elettromagnetiche”. Lo dichiara in una nota il Presidente del Comitato di Quartiere Bagnoletto, Marco Fagnani.

“Stimolati dal numero di firme con le quali 783 cittadini hanno voluto esprimere la loro contrarietà all’installazione della stazione radio-base a Bagnoletto, – prosegue Fagnani – il Comitato di Quartiere ha ritenuto di passare alla fase comunicativa per diffondere massivamente informazioni su cosa sono le onde elettromagnetiche, gli effetti reali ai quali siamo continuamente sottoposti.

Per lo scopo ci siamo affidati a due esperti di caratura nazionale. Per la parte tecnico-scientifica l’Ingegnar Paolo Polizzi: ricercatore ed esperto di campi elettromagnetici. Con dottorato di ricerca focalizzato sugli effetti delle onde elettromagnetiche sulle cellule degli esseri viventi. Per la parte tecnico-giuridica il Dottor Giuseppe Teodoro, consulente per le amministrazioni comunali nelle politiche di gestione territoriale delle infrastrutture di comunicazione elettronica, esperto in tutela ambientale con particolare riferimento al settore dell’inquinamento elettromagnetico nel profilo giuridico legislativo.

Sicuramente la tecnologia non può essere fermata. Ma se in ogni strada è presente un potenziale diffusore di onde elettromagnetiche potenzialmente nocive per l’essere umano, certamente si dovranno trovare procedimenti tecnici e amministrativi, metodi e modalità di gestione di questi ripetitori di segnale elettromagnetico, che ne possano mitigare gli effetti di cui ad oggi non abbiamo contezza.

Questa è una prima occasione, l’inizio di un percorso per approfondire e conoscere sempre più cosa sono le onde elettromagnetiche, che effetti producono, chi sono i soggetti maggior rischio, quali i momenti di maggior rischio, affinché si possa consentire lo sviluppo di nuove soluzioni mirate alla maggiore costante ed ineluttabile tutela della salute pubblica.

Le attuali e silenti modalità amministrative, consentite ed utilizzate in tempi tecnici brevissimi, compreso il silenzio assenso della P.A. trascorsi 60 gg dalla presentazione della richiesta da parte del gestore di telefonia o, come orma di consueto, da parte di imprese che si preoccupano solo di cercare spazi e impiantarci un’antenna, risultano svincolate da ogni autorizzazione amministrativa in quanto un ripetitore è assimilato ad un servizio primario.

Quindi percorsi privilegiati senza attirare troppo le attenzioni dei cittadini residenti, conferenza dei servizi veloce e senza la ASL, comunicazione al Municipio che, sua volta, non ha vincolo di giorni per pubblicare su proprio sito. Percorso pressoché blindato che non è propriamente un esempio di trasparenza amministrativa.

Una maggiore trasparenza consentirebbe tempi diversi, coinvolgimento della cittadinanza, e con il potere che le responsabilità della pubblica incolumità merita avere il maggior organo gerarchico dell’ente di prossimità e soluzioni praticabili senza attentare alla salute pubblica”.


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