9/11/2022 – Una semplicità disarmante. È forse questo il segreto di Vasco che ha ricevuto oggi dalle mani del sindaco Gualtieri la Lupa Capitolina, in pratica la cittadinanza onoraria. Ad attenderlo sotto Palazzo Senatorio, una folla di fedelissimi e su, nell’Aula Giulio Cesare, fotografi e cineoperatori mischiati a consiglieri capitolini ed assessori.
Vasco prende la parola ed è una dichiarazione d’amore per la Città Eterna quando, supportato da alcuni appunti, ripercorre le sue esperienze romane a cominciare da una misteriosa giovane romana per poi ricordare la sua vecchia casa discografica fino alla prima esibizione ad un annato Festival dell’Unità. E poi finalmente lo stadio Olimpico che lo vedrà di nuovo protagonista il prossimo anno il 16 ed il 17 giugno.
“Questa – afferma Vasco – è anche la città dove è nato Davide, il mio primogenito”. E c’è spazio anche per ricordare i due anni vissuti a casa durante la pandemia: “ Adesso possiamo tornare ad abbracciarci…”. Ed ecco la tenerezza ricordando il padre che con il suo camion arrivava a Roma per caricare frutta e verdura ai mercati generali. “Peccato non sia qui a vedere oggi l’onore che mi viene dato. Peccato non abbia visto il mio percorso…”. Grande Vasco Rossi, spirito libero come lo ha definito Gualtieri. Rock o pop ma in realtà, poeta dei giorni nostri.