Processo De Santis – Papagni, il FAI Antiusura si costituisce parte civicile


19/10/2022 – Lo Sportello FAI Antiusura Ostia Volare APS e la FAI Nazionale, si sono costituiti parte civile nel processo che vede accusati del reato di estorsione con l’aggravante del metodo mafioso Roberto De Santis detto “Nasca”, noto alle cronache per aver gambizzato il boss Vito Triassi nel 2007, e l’ex-imprenditore Paolo Papagni.

Alla costruttrice Barbara Mezzaroma, impegnata in un progetto per la realizzazione di un complesso residenziale nei pressi di via delle Quinqueremi erano stati chiesti 500mila euro da De Santis e Papagni, in carcere da gennaio con l’accusa di estorsione aggravata dall’utilizzo del metodo mafioso, che avrebbero proposto all’imprenditrice cinque “comode” rate da 100mila euro in cambio di “protezione”, per non avere problemi nei cantieri.

“La prima udienza del processo con rito abbreviato – spiegano da FAI – si è tenuta questa mattina davanti al GUP del Tribunale Penale di Roma, che ha giudicato legittima la richiesta della nostra Associazione e della FAI Nazionale. Come Sportello Antiusura e Antiracket, riteniamo episodi come questo profondamente lesivi per il territorio e per la comunità che rappresentiamo. Da troppi anni la criminalità organizzata condiziona la vita economica e sociale del litorale romano. E per troppi anni si è fatto finta di non vedere ciò che era sotto gli occhi di tutti. Oggi abbiamo rivendicato il diritto dei cittadini a vivere in un contesto libero dalla criminalità organizzata, che antepone il bene comune agli interessi speculativi di pochi”.

“Con questa costituzione di parte civile – aggiunge l’avv. Luigi Ciatti, che rappresenta le Associazioni FAI Volare e FAI Nazionale – abbiamo voluto ribadire che i cittadini che denunciano non sono soli. Le Associazioni e lo Stato sono loro vicini, sia nella fase processuale sia per far ripartire le loro attività, attraverso i fondi di solidarietà per le vittime di estorsione previsti dalle leggi n. 108/96 e 44/99. Chi denuncia vince!”.


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