Roma – Lido, l’opposizione occupa l’aula. Falconi – Di Matteo: “Segnale di quanto il X sia stato abbandonato”


19/5/2022 – Una occupazione dell’aula consiliare del X Municipio condivisa anche dalla maggioranza quella che questa mattina l’opposizione ha effettuato durante la seduta del consiglio municipale. Una occupazione che arriva all’indomani dell’ennesima giornata di passione per i pendolari della Roma – Lido che si sono visti ancora una volta costretti a fare i conti con l’ennesimo guasto sulla linea e la necessità di abbandonare il convoglio camminando lungo i binari per raggiungere la stazione più vicina.
Abbiamo occupato l’Aula del Municipio X interrompendo il Consiglio per dare un segnale forte e chiaro a Campidoglio e Regione Lazio, perché ad emergenza si risponde con risposte emergenziali qui e adesso, e non con promesse di miglioramento della Roma-Lido tra due o tre anni“. È quanto dichiara Andrea Bozzi, capogruppo della “Lista Calenda” in Municipio X. “L’incubo di ieri, con l’interruzione del servizio e i pendolari costretti a camminare sui binari, per poi accalcarsi per prendere un paio di sole navette, è soltanto l’ultima umiliazione ad una cittadinanza ormai stremata. Ci sono documenti votati all’unanimità da mesi, sia nel nostro Municipio che nel IX, che chiedono di prendere due treni Caf300 dalla Metro A, unica vera soluzione ora, ma nulla è stato fatto perché evidentemente l’Assessore Patanè non vuole farlo. Riconosciamo alla maggioranza municipale lo sforzo di incalzare le istituzioni, ma evidentemente non è servito a cambiare nulla e in politica contano i risultati. Ed oggi il servizio ordinario è a più di 25 minuti, quando solo 5 anni fa avevamo 15 treni e un treno ogni 7 minuti e mezzo. Un disastro progressivo che oggi in piena stagione balneare umilia cittadini e turisti“.

Una posizione quella dell’opposizione pienamente condivisa dalla maggioranza. “L’odierna occupazione della Sala Consiliare da parte dell’opposizione, esasperata quanto noi per i gravissimi disagi che i nostri concittadini subiscono quotidianamente a causa di un collegamento Roma-Lido non degno di un Paese civile, è l’ennesima riprova di quanto il Municipio Roma X sia stato trascurato per troppi lunghi anni. Siamo coscienti dell’annoso gravissimo disagio a cui sono costretti lavoratori e studenti e proprio per questo abbiamo messo tra le priorità della nostra legislatura, il costante monitoraggio della situazione oltre modo precaria in cui versa da anni la ferrovia. Non appena insediati – affermano in una nota congiunta il Presidente del Municipio X Mario Falconi ed il Presidente della Commissione Lavori Pubblici e Mobilità Leonardo Di Matteo – ci siamo subito attivati per intervenire sullo stato intollerabile in cui versava la Roma-Lido dovuto all’esiguo numero di treni circolanti, cercando soluzioni quanto più rapide, efficaci e percorribili per migliorare la situazione in attesa della soluzione definitiva proposta dalla Regione Lazio, che consentirà di avere una metro moderna e veloce, ma che purtroppo ha bisogno di almeno due anni per poter essere realizzata. Per quanto di nostra competenza, abbiamo seguito un iter incalzante e promosso varie riunioni, ultima delle quali, il 13 maggio, con la commissione mobilità congiunta di Roma Capitale, nella quale si è stabilito assieme al Presidente della stessa, Giovanni Zannola, di richiedere, ancora una volta, agli assessori di competenza l’attivazione del tavolo tecnico per porre in essere un iter amministrativo che preveda l’utilizzo di 2 convogli da trasferire dalla metro A e B alla Roma-Lido, così da consentire nei prossimi mesi di rendere meno precario possibile il servizio offerto. Con la Regione Lazio siamo in contatto costante anche per ottenere l’adeguamento e la messa di nuovo in esercizio di alcuni treni oggi ancora in manutenzione e migliorare e implementare il trasporto su gomma, anche prevedendo, tra l’altro, la modifica dell’itinerario della linea S15 che partirà dalla stazione Cristoforo Colombo fino a raggiungere le sedi dell’Università Roma Tre.  Certo, ci sarebbe piaciuto poter dall’oggi al domani ribaltare la situazione delle gravissime carenze strutturali che abbiamo trovato, ma l’unica soluzione percorribile, a meno che non si voglia fare pura demagogia, è quella che stiamo intraprendendo”.


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