19/10/2020 – E’ tensione a Dragona tra genitori e dirigenza dell’Istituto Marco Ulpio Traiano. Motivo del contendere sono gli orari di ingresso degli alunni della scuola elementare.
Attualmente infatti sono due le fasce orarie identificate per l’ingresso degli studenti. Due turni – 7.45/7.53 e 8.45/8.53 -, suddivisi a loro volta in sottofasce distanziate di circa due minuti l’una per l’altra, create con l’obiettivo di non creare assembramenti di studenti e genitori ma che nella realtà hanno finito con il creare pesanti disagi. I due turni infatti sono fissi e privi di rotazione tra le varie classi che di fatto costringono solo una parte dei genitori a fare salti mortali o a dover prendere ogni giorno permessi per poter accompagnare i propri figli a scuola.
Proprio per cercare di trovare una soluzione questa mattina, dopo il rifiuto di parlare con tutte le famiglie nel piazzale, una delegazione dei genitori è stata ricevuta dalla preside. Un incontro che sarebbe però finito con un nulla di fatto a causa del rifiuto della dirigente di avviare un percorso condiviso in grado di trovare una soluzione al problema.
Tra le ipotesi avanzate dai genitori degli alunni della Marco Ulpio Traiano quella che, anche su base anche mensile, i turni di ingresso possano essere invertiti creando quindi un’alternanza tra le varie classi e la riduzione delle problematiche per le famiglie. Un’idea che si è scontrata contro il “no” della preside che avrebbe invitato i genitori ad organizzarsi tra di loro. Risposta questa ritenuta assolutamente inadeguata vista la necessità di ridurre i contatti con persone esterne ai propri nuclei familiari per minimizzare il rischio di contagio Covid-19. Anche l’ipotesi di aumentare le classi che entrano nell’ingresso di via di Dragone, molto più ampio rispetto a quello di via Monvalle consentirebbe una migliore gestione delle classi, e probabilmente anche la riduzione dei turni d’ingresso. Proposta anche questa rifiutata.
Sotto accusa infine anche la scelta di voler far entrare gli studenti dall’ingresso di via Monvalle, dove di fatto, denunciano i genitori, lo spazio è inadeguato e la mattina puntuali si creano inevitabilmente degli assembramenti.
Per questo motivo, nel tentativo di essere ascoltati, i genitori stanno organizzando per i prossimi giorni una protesta che vedrà probabilmente gli alunni non entrare in aula.