Le prime notizie del Canale dei Pescatori risalgono al 356 a.C. quando i romani lo utilizzavano per drenare il terreno paludoso della zona e poter così sfruttare le saline presenti. Con il passare dei secoli smise di avere una funzione attiva e privo di manutenzione nel Medioevo si insabbiò.
E’ solo nel 1884 che con l’arrivo dei “Ravennati”, i braccianti che si installarono ad Ostia Antica, che venne dato il via all’opera di bonifica delle paludi che vide la realizzazione negli anni successivi dei Canali “Dragoncello “ e della “Lingua” e quello di “Pantanello” all’Infernetto, tutti collegati al Canale dei Pescatori e necessari per consentire il deflusso delle acque piovane dall’entroterra paludoso.
L’ulteriore ampliamento del canale è del 1931 con la ristrutturazione che vide l’allargamento a 19 metri e una profondità di 3 mt.
Nel 1933 per prevenire l’insabbiamento della foce, fenomeno con cui il Canale dei Pescatori deve ancora fare i conti, vennero costruiti i due moli. Arriviamo così all’attuale conformazione del corso d’acqua.