18/07/2020 – Tre condizioni, tre drammi della società contemporanea raccontati in modo geniale, ironico ma non per questo meno profondo e significativo.
“Vite incrociate”, la rappresentazione andata in scena ieri sera al Chiostro di Palazzo del Governatorato, ha toccato argomenti quali l’integrazione, la violenza sulle donne e la condizione sociale; i tre personaggi che li rappresentano si incrociano in un ipotetico teatro dove le loro problematiche ed il loro talento si esprimono restituendo la loro identità.
“Una serata memorabile– ha affermato l’Assessore alla Cultura Silvana Denicolò– con temi molto importanti e con temi con cui ci confrontiamo purtroppo quotidianamente. Uno spettacolo molto coinvolgente e ringraziamo l’Associazione Piccola Palocco e il Trio Quartetto per essere qui”.
Per tornare allo spettacolo la genialità della messa in scena si deve a Cosimo Famigliolo che oltre ad essere ideatore e tra i protagonisti, ha curato la regia. Il suo personaggio è chiaro: aspira alla recitazione e combatte per la sua diversità sessuale. Si trova all’improvviso davanti un’altra aspirante artista, questa volta cantante: Fatou Kinè Fall. Ha una voce stupenda e lo dimostra cantando brani di Frank Sinatra ed Amy Winehouse, ma il suo inserimento nel mondo dell’Arte è difficile per via del colore della sua pelle.
E poi c’è l’attrice Antonella Giordano. Il suo personaggio ha subito violenza, ha soffocato il suo desiderio di calcare il palcoscenico, è vittima della dipendenza dall’alcol, si adatta a fare le pulizie proprio in un teatro dove incontra gli altri due personaggi. Ed insieme con ironia, leggerezza ma non superficialità, danno vita ad un happening che dona loro dignità e forse cambia il corso del loro destino.