Ostia, Palazzine ex Armellini, verso l’acquisto da parte del Comune. E in Municipio è ancora scontro


06/12/2018 – Si profila l’ipotesi dell’affitto con riscatto in merito alle case ex-Armellini di Ostia, per le quali il TAR del Lazio ha chiesto lo sgombero entro febbraio. “Durante la Commissione Trasparenza che si è tenuta in Campidoglio, il direttore del Dipartimento Politiche Abitative Aldo Barletta ha fatto sapere che ci si appresta ad acquistare le palazzine attraverso la formula del “rent to buy”, utilizzando i fondi ricavati dalla vendita degli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica”. Lo annunciano il consigliere capitolino Giovanni Zannola e il segretario PD del X Municipio Flavio De Santis. “La trattativa – proseguono – è in corso, dunque gli inquilini regolari non correrebbero rischi e, probabilmente, saranno trasferiti solo per il tempo necessario ad eseguire i lavori di ristrutturazione. Discorso diverso per le 380 famiglie occupanti senza titolo, per le quali al momento non è prevista alcuna tutela. E’ senz’altro un bene che, dopo tante sollecitazioni, il Comune si stia occupando della questione ma si deve fare tutto il possibile per tutelare i nuclei in disagio abitativo affinché, pur nel rispetto delle regole, nessuno resti in mezzo ad una strada. Inoltre, prima di procedere all’acquisizione, l’Amministrazione deve pretendere che sia la proprietà a mettere in sicurezza e a ristrutturare gli stabili dopo decenni di colpevole latitanza. L’operazione non deve ricadere sulle spalle degli inquilini”.

Se da Roma arrivano buone notizie per gli inquilini in regola c’è aria di bufera nel X Municipio dove oggi si è tenuto il consiglio straordinario con all’ordine del giorno proprio la vicenda delle ex case Armellini. Mentre nell’aula si discuteva all’esterno del parlamentino lidense centinaia di persone, residenti proprio nelle palazzine a rischio, si sono riunite per chiedere che l’assise di via Claudio fornisse rassicurazioni. Luca Marsella consigliere di CasaPound Italia ha portato all’attenzione dell’aula un documento che impegnava l’amministrazione a bloccare gli sfratti, documento che non è stato votato dalla maggioranza grillina che ha deciso di astenersi. Non sono mancati momenti di tensione con le famiglie e i militanti di CasaPound che hanno bloccato simbolicamente la strada adiacente al Municipio e che hanno lanciato più volte slogan come “Nuova Ostia non si tocca” esponendo anche uno striscione proprio a ridosso dell’ingresso Municipale. CasaPound e i residenti si sono dati appuntamento, dopo la bocciatura del documento in Campidoglio nei prossimi giorni per portare all’attenzione della sindaca Raggi la grave problematica che sta creando apprensione ad oltre 5000 residenti che vivono nelle abitazioni da oltre 40 anni.

“La maggioranza – dichiara il Capogruppo di Forza Italia in X Municipio Mariacristina Masi – ormai è trincerata su posizioni di marmo, tanto che dopo un copia e incolla sul proprio documento ha bocciato quello presentato congiuntamente dalle opposizioni sulle politiche abitative, nello specifico sulle case “Armellini”. Le risposte fornite da Roma Capitale non sono state soddisfacenti, apprendiamo comunque con un sospiro di sollievo dalle parole dell’Assessore che le famiglie in regola potranno essere tranquille. Per le altre si è parlato di tutele delle fragilità, di cui però non abbiamo capito bene i criteri. Il Consiglio Straordinario è stato richiesto dalla minoranza per garantire serenità a centinaia di persone che non hanno capito bene cosa accadrà e per lavorare a un atto comune per dare un indirizzo chiaro a Roma Capitale sulla nostra volontà di evitare sgomberi di massa. Purtroppo – conclude Masi –  la soggezione dell’Amministrazione Municipale, che opera solo ed esclusivamente per non dispiacere i colleghi romani, non ha avuto la giusta indipendenza e determinazione per agire a difesa delle famiglie.

“Ho appena promesso a 1000 famiglie di italiani – aveva scritto Luca Marsella di Casapound prima della votazione – che non permetteremo che nemmeno una sarà sgomberata per colpa del marcio della politica. Chi voterà contrario firmerà una dichiarazione di guerra contro un intero quartiere, una guerra che noi – aveva concluso Marsella – siamo disposti a combattere”. “Il M5S – ha aggiunto Carlotta Chiaraluce, coordinatrice di Cpi ad Ostia – è contrario agli sgomberi se si tratta dei clandestini della ex Colonia Vittorio Emanuele ma non è contrario a quello di 1042 famiglie italiane truffate dal Comune e residenti a Nuova Ostia. La nostra battaglia per queste famiglie non finisce oggi – ha concluso Chiaraluce – e non si ferma qui”.

Differente la versione del Movimento 5 Stelle. “Oggi durante il Consiglio straordinario sulle politiche abitative e il patrimonio del X municipio di Roma, la maggioranza pentastellata si è subito posta, presentando un proprio documento, al servizio di coloro che si trovano ad affrontare una situazione di profondo disagio sociale e personale determinato dalle esigenze connesse ai fabbisogni abitativi”. Così in una nota il Gruppo Consigliare del Movimento 5 Stelle del X Municipio
Ovviamente per questa Amministrazione c’è l’esigenza di fare chiarezza in termini di trasparenza e intelligibilità delle procedure amministrative e della chiara identificazione degli interlocutori per le diverse tipologie di adempimento, proprio per garantire agli inquilini la regolarità dell’azione amministrativa attraverso la non tollerabilità dei fenomeni di occupazioni abusive che ledono i diritti dei legittimi assegnatari nelle graduatorie, fermo restando la tutela delle famiglie in stato di fragilità.
Da puntualizzare comunque che tali abitazioni sono divise in diverse tipologie, che comprendono, sia abitazioni di proprietà comunale e quindi a patrimonio, sia abitazioni di proprietà dell’Azienda Territoriale dell’Edilizia Residenziale Ater e in un tale contesto si collocano anche le case cosiddette Armellini di proprietà della Moreno Estate S.r.l. quindi non di proprietà del Comune di Roma.
Ovviamente il Movimento 5 Stelle, nel dispositivo del proprio documento, oltre sancire che ad ogni cittadino va garantito una condizione abitativa che rispetti i requisiti di agibilità e salubrità, ha ribadito che vengano messe in campo importanti azioni, concrete, atte a risolvere i numerosi problemi di manutenzione degli edifici di edilizia popolare facenti parte del patrimonio. Di seguito si è specificato che nel caso di appartamenti di proprietà della Moreno Estate S.r.l., siano adottati tutti gli atti di competenza al fine di garantire la tutela dei nuclei familiari aventi diritto, garantendo il maggior sostegno possibile ai nuclei in fragilità sociale.
In ultimo, – concludono i pentastellati – questa Amministrazione ha posto l’accento affinché vengano messe in campo azioni concrete per aumentare il patrimonio immobiliare di Roma capitale destinato all’edilizia popolare”.


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