31/05/2018 – Una lettera di richiamo. E’ al “punizione” comminata a Luca Marsella, capogruppo di Casapound del X Municipio per aver rimosso nei giorni scorsi la foto del Presidente della Repubblica Mattarella dall’aula consiliare “Massimo di Somma”.
Una sanzione comminata dopo che era stata richiesta la sospensione per una seduta di Marsella come segno di censura nei confronti del suo gesto. Provvedimento questo non adottato grazie al voto contrario del Movimento 5 Stelle e all’astensione di Fratelli d’Italia.
Una scelta quella di ridimensionare il gesto, diffuso tramite social, del capogruppo di Casapound che ha suscitato lo sdegno di chi aveva proposto sanzioni più pesanti.
ATHOS DE LUCA, PARTITO DEMOCRATICO – “Questa mattina ho chiesto alla Presidente della Assemblea del Municipio di Ostia di disporre la sospensione del consigliere di CasaPound per una seduta per censurare il grave comportamento di questo consigliere che nei giorni scorsi ha tolto dall’aula consiliare la foto del Presidente della Repubblica Mattarella con la quale si e’ fatto una foto che ha diffuso su tutti i social con un suo commento di critica al Presidente. Il fatto compiuto nell’aula consiliare da un consigliere assume una gravità che né il Presidente della Giunta né la Presidente dell’aula hanno ritenuto di censurare pubblicamente come una inqualificabile offesa alla persona del Presidente Mattarella che rappresenta la Repubblica e a tutti i cittadini. La presidente della Assemblea incredibilmente ha deciso di fare una semplice lettera di richiamo al consigliere di CasaPound mostrando una inqualificabile insensibilità al rispetto della Costituzione e della figura del Presidente. ll capogruppo dei 5 Stelle ha minimizzato e banalizzato l’episodio equiparandolo ad un semplice comportamento non consono per un consigliere. Ho stigmatizzato il comportamento della Presidente dell’aula e della maggioranza 5 Stelle incapace di tutelare la persona del Presidente della Repubblica e i valori della Costituzione”.
FRANCO DE DONNO, LABORATORIO CIVICO X – “Sono rimasto estremamente sorpreso davanti alla minimizzazione della maggioranza e di alcuni capigruppo dell’opposizione verso un grave gesto lesivo della Costituzione Italiana, come quello che ha compiuto il consigliere Marsella Avevamo proposto almeno un giorno di sospensione, invece si è preferito fare solo una lettera di richiamo, non comprendendo la gravità del gesto.”
MARCO POSSANZINI, SINISTRA ITALIANA – “Grazie al voto contrario del M5S e all’astensione di FdI, Marsella non verrà sanzionato per il gravissimo gesto mosso contro la figura del Presidente della Repubblica Mattarella. Un atteggiamento vergognoso e allo stesso tempo pericoloso in quanto rappresenta un precedente inaccettabile in un paese civile come dovrebbe essere l’Italia. Il rispetto delle Istituzioni non è un optional, non è una consumazione da banco, è uno dei cardini della nostra democrazia, è un valore costituzionale che non può essere utilizzato come strumento di polemica politica. Condanniamo senza se e senza ma questo atteggiamento pericoloso e irresponsabile promosso dalla forza di Maggioranza e da una forza di Opposizione, un comportamento che mira solamente a consolidare l’idea che si può tranquillamente fare campagna elettorale sbraitando contro le Istituzioni della Repubblica, contro chi rappresenta tutti quanti noi. Che CasaPound non avesse dimestichezza con la Costituzione nata dalla Resistenza al nazifascismo e con i valori del vivere civile lo sapevamo bene, ora scopriamo che anche FdI e M5S condividono questa visione fascista e nazista della società. Buono a sapersi. Ci stupisce che la Presidente Di Pillo, nonostante le dichiarazioni pubbliche durante le celebrazioni Istituzionali del 25 Aprile, non abbia nulla da dire sul fatto che un esponente di CasaPound, con una modalità fascista, si possa permettere di fare “gesti simbolici” contro lo Stato nell’aula istituzionale che rappresenta tutti i cittadini del Municipio X. Lo stupore aumenta se pensiamo che la Presidente è espressione di chi oggi ha votato no alla sospensione. Vergognatevi”.