05/02/2018 – Operazione Hostia, questo è il nome che prende ciò che è avvenuto stanotte per le strade del X comune di Roma. Sei sagome che richiamano quelle tracciate dai poliziotti nei film americani sono apparse durante la notte in piazza Quarto dei mille, piazza del mercato, piazza Anco Marzio, Biblioteca, Pontile, Stazione Lido centro e al Mercato di Orazio dello Sbirro in quella che possiamo classificare come un’operazione di guerilla marketing. É una guerra? No, un’atto d’amore.
L’iniziativa è di “giovani studenti dell’Istituto Europeo di Design. Ma prima di essere dei studenti, siamo dei giovani cittadini di Roma, ragazzi che escono ridono, si sballano e si divertono ad Ostia“. Così si presentano i promontori del progetto. “Ragazzi che sono stufi di dover sentire sempre le stesse domande su Ostia. Ragazzi che sono saturi di vedere sempre e solo le stesse facce ad Ostia, ma che la vorrebbero vedere anche frequentata da ragazzi di altri municipi romani. Ragazzi che sono stanchi di vedere attività commerciali deserte, ragazzi che non vogliono vedere negozi aprire e chiudere un un batti baleno. Ragazzi che non vogliono più sentire parlare esclusivamente in maniera negativa di Ostia. Ragazzi che vorrebbero non essere costretti ad andarsene da un luogo potenzialmente bellissimo, ma che i media, le chiacchiere e la politica rendono orribile e mostruoso. L’operazione di guerriglia Hostia, nasce quindi dall’esigenza. L’esigenza di non volersi sentire più in difficoltà nel dover dire di venire da Ostia, una difficoltà dettata dagli strani pensieri e le domande assurde, che gli abitanti degli altri comuni romani, e d’Italia nutrono nei confronti del X Municipio. L’esigenza di non volersi più sentire soli e abbandonati dalla città di Roma. L’esigenza di non voler più sentirsi costretti dare spiegazioni o descrivere la realtà di Ostia. L’esigenza di non veder morire i punti commerciali del quartiere. Vivere o frequentare Ostia non significa essere né un’eroe né un criminale“.
Sei sono le sagome apparse nella notte, sei sono le spiegazioni presenti sul sito, sei sono i punti sui quali si vuole far riflettere l’opinione pubblica: rispetto, il patriottismo, l’orgoglio, la credibilità, i gloriosi tempi passati di Ostia, la voglia di ogni singolo cittadino di lottare per il bene del proprio municipio.
“Ostia diventa quindi la vittima della situazione, Ostia è la vittima della situazione.
Il X comune di Roma, forse un po’ troppo trascurato e del quale sentiamo parlare solo se avviene qualcosa di negativo, vede quindi in atto una personale rivincita in ciò che è accaduto la scorsa notte. Ostia, il mare di Roma, 9 km di lungomare, una pineta che si estende per oltre 1.000 ettari e costituisce la più vasta area di verde pubblica del Comune di Roma, tutto sminuito e svalutato dalle strazianti voci e notizie diffamatorie riportate sul X Municipio. Diffamazioni che rendono un’immagine negativamente alterata di Ostia e che devastano il territorio, l’immagine dei suoi abitanti e tutto il suo commercio. Quello che abbiamo cercato di comunicare con questa operazione di guerriglia, è che in realtà Ostia non è come appare a chi abita negli altri quartieri romani e italiani, Ostia è un quartiere come gli altri, soltanto più discriminato e meno valorizzato.“.
Ostia diventa quindi la vittima della situazione, Ostia è la vittima della situazione.Il X municipio di Roma, forse un po’ troppo trascurato e del quale sentiamo parlare solo se avviene qualcosa di negativo, vede quindi in atto una personale rivincita in ciò che è accaduto la scorsa notte.
Posted by HOSTIA on Samstag, 3. Februar 2018