FRANCO DE DONNO, LABORATORIO CIVICO X – “Esprimo apprezzamento per la sentenza oggi emessa dal Tribunale che conferma ancora di più l’importanza centrale del contrastare e condannare fermamente le infiltrazioni mafiose nel Municipio X. Lo si può fare intervenendo con volontà politica lì dove la mafia trae i suoi loschi guadagni: il traffico di stupefacenti; la compravendita abusiva degli affitti in case popolari e il racket che ha portato alla disperata chiusura di tanti esercizi commerciali, come è sotto gli occhi di tutti. Dobbiamo dare un taglio netto a questi 3 tentacoli per interrompere l’azione mafiosa sul nostro Territorio. Non saremo soli in questa impresa perché saremo accompagnati assai efficacemente dall’azione meritoria delle Forze dell’Ordine e dall’impegno coraggioso della Magistratura”.
ROSALBA CASTIGLIONE, ASSESSORE AL PATRIMONIO E ALLE POLITICHE ABITATIVE ROMA CAPITALE – “Ancora una volta la giustizia condanna i componenti di un clan che gestiva le occupazioni abusive ad Ostia. L’ennesima vicenda che vede protagonisti soggetti che, con minacce, violenze e sopraffazioni, gestivano il mercato degli alloggi di enti pubblici sottraendoli alla possibilità di assegnazione agli aventi diritto e creando un grave danno anche economico. Una sentenza esemplare che riconosce, ancora una volta, Roma Capitale danneggiata da coloro che effettuano le occupazioni abusive e che ci spinge ancor di più nell’azione di contrasto. I cittadini devono sapere che la nostra amministrazione non presterà il fianco alle scorciatoie o a regolarizzazioni delle occupazioni abusive che qualcuno continua a chiedere con insistenza. Al contrario, siamo al fianco della magistratura con un impegno sempre più crescente per arginare questo fenomeno”.
MARCO POSSANZINI, SEGRETARIO SINISTRA ITALIANA X MUNICIPIO – “Estorsioni, Intimidazioni, minacce, torture, è così che il Clan Spada ha imposto la sua legge criminale, è così che il Clan Spada ha gestito il racket degli alloggi. Tutto questo accadeva nel Municipio X di Roma Capitale, un territorio dove i clan esistono, sono radicati e sono affamati di potere. I recenti accadimenti, così come quelli meno recenti, testimoniano chiaramente quello che sappiamo bene: ad Ostia la mafia c’è, è articolata e radicata e ha lanciato una inequivocabile controffensiva contro lo Stato e i cittadini. Le condanne inflitte contro gli arrestati nell’operazione Sub Urbe accendono un faro su un angolo buio della città, testimoniano in modo evidente e inoppugnabile la presenza pervasiva ed evidente delle mafie. E’ il momento di reagire, è il momento di mettere al bando ogni forma di negazionismo o dubbio sulla presenza della criminalità ad Ostia, non si può fingere che le mafie non ci siano e che questi accadimenti siano ascrivibili a crimine organizzato comune, abbiamo il dovere di costruire con le forze sane di questo territorio un fronte comune da opporre alla criminalità, abbiamo il dovere di costruire una risposta straordinaria per fronteggiare il cancro mafioso che affligge il nostro territorio. Nelle prossime settimane organizzeremo una iniziativa, in netta continuità con il profilo politico che abbiamo costruito in questi anni, proprio per provare a costruire quella risposta importante che oggi più di ieri è necessaria. La presenza delle mafie ha ucciso la vocazione turistica del nostro territorio, ne ha condizionato negativamente lo sviluppo e ne ha minato pesantemente il futuro. Non c’è più tempo da perdere. Chiediamo che venga istituito quanto prima un Osservatorio Municipale Permanente Antimafia e Anticorruzione, guidato da una figura di alto profilo Istituzionale, aperto ai cittadini, alle associazioni ai comitati e alle forze politiche, uno strumento corale di contrasto alle mafie, una Istituzione che oggi manca e di cui sentiamo l’estrema necessità. E’ il momento che le forze sane del nostro territorio costruiscano quel muro invalicabile, quel fronte comune contro le mafie, che per troppo tempo è mancato”.