02/10/2017 – Prende il via una serie di interviste in cui abbiamo chiesto ai candidati alla poltrona di presidente del X Municipio di rispondere ad alcune domande per farsi conoscere meglio dai cittadini che il 5 novembre andranno alle urne per esprimere la propria preferenza.
Il protagonista di questo primo articolo è Franco De Donno capolista del Laboratorio Civico X.
Presentati? Chi sei?
Sono Franco De Donno e sono nato a Roma il 2 giugno del 1946. Una data storica perché coincide con la nascita della nostra Repubblica.
Da sempre dedico la mia vita al prossimo impegnandomi sia con l’attività pastorale come vice parroco della Parrocchia di Santa Monica ad Ostia, sia dando il mio contributo in associazioni di volontariato e antimafia.
Da oltre 20 anni percorro le strade di questo Municipio ascoltando e raccogliendo storie di sofferenza, di riscatto e anche, purtroppo, di rassegnazione.
Sento che è il momento di mettermi nuovamente al servizio di questa comunità in un’altra veste, guidandola da Presidente di Municipio con coraggio e determinazione insieme a una squadra fantastica che mi affianca.
Quali sono stati i valori che ti hanno spinto ad entrare in politica?
L’attenzione alla persona in quanto tale, la voglia di tornare a immaginare un futuro per questo Municipio dopo due anni di immobilismo a causa del commissariamento. Il poter dire a voce alta che questo non è un territorio che deve essere associato alla parola Mafia. C’è molto di più ed è compito di un amministratore tirarlo fuori e valorizzarlo.
Qual è il programma elettorale?
Il nostro programma elettorale e le nostre linee programmatiche, consultabili sul mio sito ufficiale dedonnopresidente.it, nascono da un lavoro di ascolto continuo che abbiamo fatto nei mesi scorsi è che continuiamo a svolgere in questa campagna elettorale, traendo punto dai suggerimenti delle tante persone che incontriamo. Il nostro obiettivo è riportare alla luce un concetto che in questo territorio sembra essere dimenticato: comunità. Una comunità coesa che conosce e sa sfruttare le ricchezze culturali e artistiche che possiede, per esempio. Una comunità in cui si possa abbandonare la macchina e usare la bicicletta o un trasporto pubblico efficiente.
Una comunità in cui i nostri giovani possano trovare opportunità di lavoro, sviluppo e crescita personale.
Una comunità che tuteli i diritti di ognuno. Nessuno escluso.
Una comunità che rispetta la terra, tutelando il proprio patrimonio naturalistico.
Una comunità desiderabile, una comunità che faccia sentire ogni cittadino fiero di farne parte. A testa alta.
Quali sono i primi punti su cui lavorerà una volta eletto?
Decoro urbano, emergenza alloggiativa e partecipazione. Su quest’ultimo punto mi vorrei soffermare: è nostra precisa intenzione istituire da subito una rete partecipativa sia a livello istituzionale, riattivando le Consulte, sia a livello territoriale, rapportandoci con i comitati di quartiere. Se è il senso di comunità quello che cerchiamo di ristabilire dobbiamo inviare un
messaggio inequivocabile. Questo Municipio lo si può guidare solo se lo si ama e se lo si fa tutti insieme.
Seguendo questo filo logico, un terzo pilastro amministrativo è il controllo. Controllare ciò che viene fatto nel Municipio a livello di lavori pubblici e di manutenzione generale, vigilando affinché le ditte operino nel rispetto delle regole e delle scadenze.
Quali partiti, liste civiche o movimenti appoggiano la tua candidatura?
Ad appoggiare la mia candidatura a presidente c’è una sola lista, Laboratorio Civico X, che è l’espressione più bella del mondo dell’associazionismo, del volontariato, delle professioni, della scuola, dei giovani. Di tutte quelle persone, in sostanza, che hanno scelto di non rimanere a guardare ma vogliono fortemente “agitare le acque” e risvegliare un territorio che merita tutto l’impegno e la dedizione di cui siamo capaci.
Come cercherai di ridurre la distanza che spesso si crea tra il politico e il cittadino?
Istituendo proprio la rete partecipativa di cui parlavo prima e facendo sì che la giunta municipale sia itinerante, girando i vari quartieri per ascoltare dal vivo i problemi e per rendersi conto di come si evolvono le dinamiche territoriali.
Nei rapporti con Roma cosa modificherà o cercherà di potenziare? Qual è
la prima cosa che chiederà al Sindaco Raggi?
Anche se queste sono due domande separate credo che meritino un discorso comune.
L’amministrazione di Roma Capitale deve capire che anche questo Municipio, pur trovandosi a 30 chilometri dal Campidoglio, merita attenzione. Non solo in campagna elettorale quando ci si trova a misurare il proprio consenso. Modificheremo e potenzieremo questo. Daremo al nostro territorio l’importanza che merita.
Qual è la direzione per rilanciare a livello turistico, commerciale e culturale il
X Municipio?
Rispondo per punti per delineare al meglio il mio punto di vista.
Turismo: riorganizzare, valorizzare e promuovere al meglio l’intera area archeologica di Ostia Antica e il Borgo con percorsi dedicati e segnaletica informativa aggiornata e puntuale.
Commercio: creare una rete di commercianti di prossimità per valorizzare le ricchezze enogastronomiche che questo territorio offre. Dare maggiore risalto ai mercati rionali che devono diventare il cuore pulsante dei quartieri di questo Municipio.
Cultura: ripensare totalmente l’offerta culturale spostando il baricentro degli eventi anche verso l’entroterra. Il Municipio X non è solo Ostia ed è giusto coinvolgere nelle attività di carattere culturale anche quartieri apparentemente distanti tra loro.
Prossimo incontro con i cittadini?
Tutti i lunedì e venerdì, alle 8:30, giro i bar di questo Municipio per prendere un caffè con i cittadini e per ascoltare ciò che hanno da dirmi. Gli appuntamenti vengono comunicati sul mio sito ufficiale, dedonnopresidente.it, e sulla mia pagina Facebook. Mercoledì 4 ottobre, dalle ore 16 alle ore 19, ci sarà un banchetto per la raccolta firme a sostegno della mia lista, Laboratorio Civico X. Ci troverete a corso Duca di Genova angolo via Orazio dello Sbirro.