Castelfusano, nonostante il divieto d’accesso la pineta è popolata


30/7/2017 – Che l’ordinanza firmata dal sindaco Virginia Raggi che l’accesso alla pineta di Castelfusano e alla pineta dell’Acqua Rossa fosse un provvedimento impossibile da attuare era chiaro a tutti e infatti già ieri e la stessa scena si ripete oggi, le due aree verdi sono popolate da centinaia di persone.
Pattuglie della Polizia locale presidiano il passaggio di viale Mediterraneo fermando i visitatori e spiegando loro il motivo del divieto. All’interno della pineta passeggiano comunque gruppi di persone, famiglie e ciclisti, entrati da uno degli innumerevoli punti dell’area non recintata. Nessun controllo è invece presente al momento sul perimetro, anch’esso non delimitato, della pineta delle Acque Rosse.
“Riteniamo tardiva l’ordinanza di interdizione di accesso, pedonale e veicolare, alla Pineta, – dichiara Raffaele Paciocca delegato Cisl fp del 10 Gruppo Mare – crediamo sia opportuno non lasciare questa incombenza alla sola Polizia Locale vista la grave ed endemica carenza di organico. Avremmo gradito anche un diverso grado di divulgazione dei contenuti dell Ordinanza perché, affinché essa esplichi i suoi effetti, deve incontrare la condivisione dei cittadini e non riposare nella mera applicazione repressiva degli agenti.
Non ci risulta siano stati stanziati fondi per il presidio dei varchi e la carenza, ormai gravissima, del personale consiglia di coinvolgere tutte le forze di polizia per assicurare la ‘continuità’ della vigilanza sull’applicazione dell’Ordinanza immediatamente esecutiva nonostante siano trascorsi 12 giorni dalla incendio.
Non si taccia la difficoltà concreta di dare attuazione ad una ordinanza contingibile di questo tipo in quanto gli accessi carrabili sono conosciuti ma gli accessi pedonali sono infiniti e materialmente non facili ad essere vigilati: inoltre questo atto amministrativo agisce sulla libertà personale di movimento delle persone ed ha bisogno della loro condivisione per non essere percepita come una misura autoritaria. Deve essere apprezzato il fatto che la interdizione mira alla facilitazione dell’ intervento dei mezzi di soccorso.
Altre forze dell’ordine debbono dare il loro contributo alla insegna di un coordinamento maggiormente efficiente e deputato a gestire le situazioni di emergenza come quella che si è verificata.
Lo scorso 26 luglio abbiamo avuto un garbato e proficuo incontro, come Cisl fp del 10 Gruppo Mare, con il Commissario Straordinario Prefetto Vulpiani al quale abbiamo segnalato le criticità operative, dopo otto giorni dallo scoppio dell’incendio, nella Pineta di Castelfusano ed all’indomani del grave investimento di un Ufficiale della Polizia Locale i cui esiti sarebbero potuti essere letali. La riunione si è resa necessaria per le gravi carenze organizzative che abbiamo registrato da quando si è verificato l’incendio. La Polizia Locale si è adoperata con abnegazione e spirito di iniziativa, come hanno mostrato molti social, nella completa assenza di direttive da parte dei vari organi impiegati nelle attivita’ di coordinamento di prevenzione dagli incendi. Il lavoro prezioso degli uomini della polizia locale, nell’agevolare l’intervento dei mezzi di soccorso ed interdire le strade con visibilità ridotta dai fumi dell’incendio, ha incontrato la solidarietà ed il consenso della cittadinanza ma non si è svolto in una dimensione organizzata da chi doveva assumere le decisioni”.


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