1/4/2017 – Nonostante la promessa di discutere del trasferimento del laboratorio di analisi del Grassi al San Camillo prosegue l’iter per lo smantellamento della struttura sanitaria. Questa mattina infatti personale dell’ospedale romano si sono recati in visita nel presidio di via Passeroni per analizzare le apparecchiature in vista del trasloco. Se il progetto “sconsiderato” continua il suo percorso ad Ostia in molti continuano a schierarsi contro. Mentre continua infatti la raccolta firme contro lo smantellamento ieri hanno manifestato insieme a CasaPound in piazza Anco Marzio ad Ostia. Con loro anche medici ed infermieri. Tra cori e striscioni è andata avanti la protesta contro una decisione che segue la linea del progressivo smantellamento dell’ospedale di Ostia che sempre di più sembra essere destinato a trasformarsi in un pronto soccorso a servizio di tutto il litorale romano a dispetto della vocazione di centro ospedaliero polifunzionale. “Ci auguriamo che manifestazioni come questa – ha dichiarato Marsella – possano indurre la Regione Lazio ad un ripensamento contro quello che è l’ennesimo atto che va nella direzione di depotenziare le strutture sanitarie del nostro municipio. Non faremo passi indietro e siamo pronti ad altre azioni e ad una protesta più forte se non verremo ascoltati”. “Siamo in piazza anche contro il depotenziamento del Cpo – ha aggiunto Carlotta Chiaraluce, portavoce di CasaPound nel X Municipio – e per sottolineare la carenza di personale infermieristico in tutte le strutture a partire proprio dal Grassi. Chiediamo una presa di posizione della dirigenza della Asl contro questo assurdo provvedimento che porterà alla chiusura un laboratorio avanzato ed efficiente – ha concluso Chiaraluce – e da cui scaturiranno appalti milionari”.