11/4/2017 – Come affronterà il Grassi la prossima stagione estiva? Chiudendo per ferie il Grassi? A chiederselo è la UIL FPL ASL Roma 3. “Come sindacato ci sentiamo in dovere verso i lavoratori e la cittadinanza di lanciare l’allarme della carenza di personale drammatica in cui verso l’ospedale Grassi. La situazione già adesso è insostenibile con attività di reparto in cui gli infermieri lavorano in condizioni di stress continuo in quanto ai minimi assistenziali e molto spesso si fanno doppi turni, infermieri demansionati per la carenza di operatori socio sanitari. Non osiamo immaginare cosa potrà accadere a giugno quando cominceranno le ferie estive. Fino ad ora – proseguono i sindacalisti – il grande senso di responsabilità degli operatori ha permesso che l’ospedale si reggesse in piedi, ma quando si tira troppo la corda si rischia che si spezzi, ed a pagarne le conseguenze non sono solo gli operatori ma anche i cittadini. Cosa deciderà di fare l’azienda? Chiudere o accorpare i reparti? Siamo contrari a questa soluzione perché Ostia che raggiunge una popolazione fino ad un milione di persone nel periodo estivo, significherebbe creare il caos in un contesto dove già nel periodo invernale i posti letto/servizi sono insufficienti. La UIL FPL chiede che l’azienda in concerto con la Regione Lazio, in via eccezionale per la ASL Roma 3 che a differenza di altre ASL triplica la sua popolazione nel periodo estivo, procedano all’assunzione di 100 operatori tra infermieri e O.S.S.. Naturalmente – concludono – no alle cooperative perché le esternalizzazioni a nostro avviso oltre che aumentare i costi portano a stipendi molto Inferiori dei loro colleghi già strutturati. Infine facciamo un appello ai cittadini, movimenti, associazione, ad unirsi in questa nostra battaglia, perché la sanità è un bene di tutti”.