29/3/2017 – All’indomani del tragico omicidio di Maria Grazia Cornero, la pensionata di Casalpalocco, trovata cadavere murata in un’intercapedine di una villetta al civico 85 di via Amipsia, emergono nuovi dettagli su quanto accaduto nelle ore precedenti la telefonata al 112 con cui il figlio, Gianluca Sari, si è autodenunciato.
Dopo la chiamata con la quale il 51enne aveva annunciato di aver assassinato la 79enne, Sari è stato portato alla stazione dei carabinieri di Casalpalocco dove rispondendo alle domande dei militari ha indicato il punto preciso dove si trovava il corpo. Una doppia parete in cartongesso realizzata per chiudere un’intercapedine e diventata la tomba della madre. È qui che una volta demolita la falsa parete i militari hanno trovato il cadavere con il volto rivolto al suolo e avvolto in una telo di plastica.
Poi lo spazio è stato lasciato al medico legale che ha effettuato una prima ricognizione sul corpo. Più di 10 le coltellate che nel corso dell’aggressione Gianluca avrebbe rivolto verso l’insegnante in pensione, ancora da appurare se sufficienti a ucciderla sul colpo o a lasciarla morire lentamente. Quello che sembrerebbe certo, o almeno la speranza è quella, è che la donna non era cosciente nel momento in cui il figlio la murava viva. Maria Grazia infatti aveva sul capo le tracce di una contusione che l’avrebbe fatta perdere i sensi.
A ricostruire l’esatta causa del decesso sarà adesso l’esame autoptico previsto nelle prossime ore e gli esami degli esperti del Ris dei carabinieri intervenuti ieri mattina nella villetta di via Amipsia. Gli scienziati nel corso del sopralluogo avrebbero individuato numerose tracce di sangue in tutta la casa. Quell’abitazione dove i due vivevano insieme ormai da anni dopo che il padre era deceduto. Sarà invece lo stesso Gianluca a dover chiarire le cause della lite che sarebbe all’origine dell’omicidio.
Da tempo, secondo i racconti dei vicini, i due litigavano frequentemente. Discussioni accese che potrebbero aver minato il fragile equilibrio mentale del 51enne da tempo in cura presso il centro di igiene mentale di Ostia e frequentemente visto passeggiare per il quartiere assieme alla fedele cagnolina Luna.