ULTIM’ORA – Centri di cure primarie chiusi, l’Asl Rm D ci ripensa


13/12/2016 – Dietrofront della Asl Rm D sulla chiusura dei centri di cure primarie di Fiumicino, Fregene e Casalbernocchi. Nella giornata di ieri infatti dopo le due manifestazioni che si sono tenute davanti alle due strutture sanitarie (venerdì era in programma quella a Casalbernocchi) la circolare con la quale era stata decretata la chiusura notturna dei presidi di primo soccorso è stata ufficialmente ritirata. Una decisione presa durante una riunione con le organizzazioni sindacali che arriva dopo le forti proteste su un provvedimento ritenuto universalmente assurdo soprattutto in un territorio come quello di Fiumicino dove non sono presenti strutture sanitarie che potessero garantire l’assistenza medica in caso di necessità durante le ore notturne. A comunicarla è stato lo stesso commissario straordinario dell’Asl Rm 3 Giuseppe Legato. “Nei giorni scorsi a motivo di una notevole mole di accessi al Pronto soccorso del presidio ospedaliero G.B. Grassi, in particolare nella giornata del 6/12/2016, dove i pazienti in attesa di ricovero erano 51 e del 7/12/2016 erano presenti erano presenti 72 pazienti, di cui 31 in attesa di ricovero, aveva indotto questa Direzione ad ipotizzare una sospensione temporanea del servizio notturno dei Nuclei cure primarie. È da specificare che questa Azienda nonostante sia stata autorizzata, fin dal mese di marzo ad assumere 15 infermieri e 20 operatori sanitari, ad oggi ha inoltrato ben 380 telegrammi di proposte di assunzione riuscendo a reclutare solo 9 infermieri (I destinatari dei telegrammi sono stati reperiti dalle liste dei partecipanti a concorsi realizzati almeno sei/sette anni fa e che conseguentemente nel frattempo avevano trovato occupazioni alternative, portando quindi al rifiuto della convocazione dell’Asl Rm3 ndr) Le liste da cui sono stati reperiti gli infermieri risalgono ad almeno cinque anni fa, ndr. L’azienda attivando misure di carattere straordinario è riuscita a reperire un numero di personale sufficiente a superare la fase di emergenza che ha indotto questa Direzione a rivedere l’ipotesi della sospensione temporanea della chiusura parziale dei Nuclei cure primarie”.
«Soddisfazione« è stata espressa dal sindaco di Fiumicino Esterino Montino che non appena appresa la notizia ha sottolineato come «finalmente è stato riconosciuto il diritto dei cittadini di Fiumicino all’assistenza sanitaria anche durante le ore notturne». Proprio il primo cittadino ieri mattina insieme ai consiglieri della maggioranza e della giunta, aveva preso parte alla manifestazione davanti al nucleo di cure primarie di via Coni Zugna a Isola Sacra. «Il commissario della Asl Rm3 – aveva detto Montino – sta facendo un errore grave. Ogni mese 2mila persone si rivolgono ai nuclei di cure primarie di Fiumicino e Fregene, un terzo di questi ne ha bisogno di notte. Tutti, anche i codici bianchi, si riverseranno sui pronto soccorso». In merito al fatto che la Regione ha parlato di un’emergenza temporanea e che si sta cercando personale da contrattualizzare Montino ha commentato: “l’emergenza si tampona con personale preso da territori che hanno strutture alternative. Qui non c’è niente. Il problema è che non conoscono il territorio, pensano che Fiumicino sia un villaggio di persone invece siamo 80mila». «Siamo felici di aver contribuito con le nostre posizioni a scongiurare la chiusura notturna dei presidi di Fiumicino e Fregene che avrebbero sguarnito il territorio di fondamentali punti di primo soccorso». Così in una nota Fabrizio Santori consigliere regionale del Lazio di Fratelli d’Italia La Regione Lazio e la Asl Rm3. «Finalmente sono tornati sui loro passi, soprattutto dopo la mobilitazione dei tanti cittadini costretti a scendere in piazza per difendere un loro diritto. Il nostro grido di allarme era fondato ma resta l’amarezza per le scelte sconsiderate sul fronte sanità che vengono imposte dall’alto senza alcuna condivisione né informazione. Ovviamente continueremo a vigilare per garantire l’accesso a servizi fondamentali e inalienabili dei cittadini messi a rischio dall’incompetenza di questa sinistra».


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