12/12/2016 – “Anche quest’anno a guidare la poco onorevole classifica delle tratte peggiori troviamo la Roma – Lido e la Circumvesuviana: nella prima il servizio della linea suburbana gestita da Atac appare totalmente inadeguato alla domanda di spostamento dei circa 100.000 studenti e lavoratori quotidiani. Guasti e problemi tecnici si ripercuotono sugli utenti tra corse che saltano senza che venga fornita un’adeguata informazione e continui ritardi”. E’ quanto emerge dal rapporto Pendolaria 2016 elaborato da Legambiente.
Secondo i dati di Legambiente, nel Lazio tra il 2010 e il 2016 non ci sono stati tagli, mentre si registra un aumento delle tariffe +15%. 1.494 è il numero giornaliero di corse (Atac 578, Trenitalia 916). In merito all’età media del materiale rotabile per regione, nel Lazio l’età media materiale Rotabile è 16,9, i treni con più di 15 anni sono il 27,1%, 383 il numero dei treni.
Tra le 10 peggiori linee d’Italia per i pendolari nel 2016 svetta la Roma-Lido. Sesto posto per la Pescara Roma dove, spiega Legambiente, “Il problema è che i treni sono pochissimi e lenti a fronte di un’offerta di pullman ricca e veloce”.
Nel dettaglio il dossier fotografa la linea che collega Roma al litorale. “Anche nel corso del 2016 i pendolari della linea Roma – Lido si confermano tra i più sfortunati d’Italia. Il servizio di questa linea suburbana gestita da Atac non è assolutamente adeguato a una domanda di spostamenti che arriva a circa 100.000 tra studenti e lavoratori (ma con un bacino tale che si potrebbe facilmente raddoppiare i passeggeri con un servizio di qualità), e che peggiora di giorno in giorno, tanto che le ultime rilevazioni evidenziano una riduzione dei passeggeri. I continui guasti e problemi tecnici, si ripercuotono sugli utenti tra corse che saltano senza che venga fornita un’adeguata informazione, e poi ritardi periodici, sovraffollamento dei treni. Dovrebbero essere ufficialmente 30 i minuti necessari a percorrere i poco più di 28 km che separano la stazione di Porta San Paolo e il mare di Ostia, ma la realtà è ben diversa. E sempre più spesso queste situazioni si verificano su convogli vecchi, sovraffollati, privi di aria condizionata d’estate o riscaldamento nella stagione invernale, che provocano rabbia e talvolta malori tra i viaggiatori. I treni presentano un’età media di oltre 20 anni, con una piccola parte della flotta che ha visto una serie di revamping (con guasti e problemi dovuti al fatto che erano treni progettati per viaggiare sotto terra e che invece viaggiano all’aria aperta). Non migliore è la situazione nelle stazioni. Da una analisi di Legambiente Lazio risulta che le biglietterie sono presenti solo nel 21,4% dei casi, nel 78,6% non vi è la presenza di personale ferroviario (o è saltuaria), nell’85,7% dei casi i tabelloni elettronici degli orari sono guasti. Emblematica è la stazione di Tor di Valle, che si presenta oggi come un cantiere, se non una discarica a cielo aperto, con tanti gradini e niente scale mobili, tornelli finti che permettono a chiunque di passare e vigilanza completamente assente. Situazione simile a quella a cui stanno assistendo gli utenti di altre fermate quali Vitinia, Ostia Antica e Castelfusano dove da mesi non è più garantito il servizio di vigilanza nonostante i frequenti atti di vandalismo. Pessima è la situazione anche delle metropolitane, in particolare nella linea B, utilizzata ogni giorno da oltre 345.000 romani, che soffre problemi tecnici incredibili. In teoria la linea B dovrebbe effettuare ogni giorno 428 corse, con una frequenza ufficiale nelle ore di punta di un treno ogni 4 minuti per scendere ad un treno ogni 5 o 6 minuti nelle ore di morbida”.