1/12/2016 – Anche quest’anno Civitavecchia ha dimostrato la sua contrarietà alla pena di morte dopo che il Comune ha aderito nel 2014 al movimento “Città per la vita”. Ogni anno in oltre 2000 città nel mondo, il giorno 30 novembre si celebra la giornata mondiale contro la pena di morte, illuminando un monumento della città. Ieri alle 18:30 al forte Michelangelo si è svolta la cerimonia in presenza del responsabile della Comunità di Sant’Egidio dott. Massimo Magnano, dei volontari della comunità, dei rappresentanti dei Giovani per la Pace, movimento di giovani legato alla comunità, e di diversi docenti delle scuole cittadine. Questa mattina la comunità di Sant’Egidio ha chiamato alla partecipazione diverse scuole cittadine, (3 Del Calamatta, 3 Alberghiero, 1 Marconi) per assistere alla testimonianza di Susan Kigula, 36enne arrestata nel 2000 e condannata a morte nel 2002 dove ha trascorso 14 anni nel braccio della morte a Kampala, in Uganda. Grazie però ai suoi studi, Susan è riuscita a scrivere e presentare una petizione alla Corte Costituzionale insieme ad altri 416 detenuti, chiedendo che la pena di morte fosse considerata un trattamento inumano e degradante e incostituzionali le norme che ne prevedono l’obbligatorietà per alcuni reati (alto tradimento, terrorismo, rapina aggravata e omicidio). La Corte Costituzionale ugandese non ha abolito la pena di morte, ma ha imposto la considerazione delle attenuanti durante i processi che prevedono la pena capitale. Il codice penale è stato modificato nel 2009 e Susan insieme a molti altri detenuti hanno ottenuto un nuovo processo in cui il giudice tenesse conto delle attenuanti ed è uscita di prigione nel gennaio 2016. Molto sentito e commovente il suo racconto, dove ha fatto emozionare i tanti studenti presenti. Nel corso della manifestazione sono intervenuti i rappresentanti dei giovani per la pace Matteo Ceccacci e Giorgio De Paolis che hanno spiegato le varie attività ed eventi che portano avanti da molto tempo. Sul palco anche il responsabile Dott. Magnano che ha voluto puntualizzare l’importanza di dire no alla pena di morte anche qui in Italia dove non esiste più da tempo. In rappresentanza del comune l’Assessore ai servizi sociali Daniela Lucernoni.