2/11/2016 – La procura di Roma valuterà a breve l’eventuale riapertura delle indagini sulla morte di Pier Paolo Pasolini, così come richiesto da Guido Mazzon, cugino dell’intellettuale bolognese. A sollecitare l’avvio di una nuova inchiesta è stato l’avvocato Stefano Maccioni, legale di Mazzon, alla luce di nuovi elementi emersi da alcuni accertamenti tecnici svolti dalla genetista forense Maria Baldi. “La nostra genetista ci dice che su una maglia di lana che indossava Pelosi ci sono due dna, quello del soggetto 2 ignoto, misto al codice genetico di Pasolini, e un altro, ricavato da una macchia ematica appartenente a un soggetto 3 ignoto – ha detto Maccioni – Ciò significa che c’era almeno una terza persona sulla scena dell’omicidio”. Per l’assassinio di Pier Paolo, avvenuto la notte del 2 novembre 1975, all’Idroscalo di Ostia, è stato condannato, come unico responsabile, Pino Pelosi. A valutare l’istanza di riapertura del caso, sarà il pm Francesco Minisci, che nel 2015 aveva chiesto e ottenuto l’archiviazione dell’inchiesta, aperta nel 2010.