3/10/2016 – Il Pontile di Ostia passa sotto la cura Retake. Ieri mattina infatti i volontari dell’associazione si sono rimboccati le maniche e si sono messi a lavoro ripulendo l’area sottostante alla passeggiata. E davanti si sono ritrovati una vera e propria baraccopoli con le tracce degli sbandati che durante la notte utilizzano i piloni come rifugio. Materassi ma anche i contenitori dove gli ambulanti che durante l’estate vagano per gli arenili ripongono le bevande ghiacciate da vendere ai bagnanti, e ancora tanto materiale trasportato dal mare che ha finito con l’accumularsi senza mai essere sottoposto a bonifica prima di domenica mattina. Materiale che però di regola dovrebbe essere rimosso dai gestori degli stabilimenti balneari, come chiaramente scritto nelle concessioni, obbligati alla pulizia delle aree adiacenti, qualora non siano in concessione, per un raggio di 20 metri. Cosa che ovviamente per quel che riguarda il Pontile sembra non accadere. «Pensiamo – spiega Leandra Gargiulo, cuore e motore di Retake Ostia – di tornare nuovamente perché c’è ancora da fare e vogliamo anche rimuovere delle transenne semi sommerse. Il mare era troppo agitato e non abbiamo potuto lavorare bene vicino all’acqua. Ma – conclude – non ci fermeremo». Tanti anche i danni riscontrati soprattutto alle colonnine della balaustra della “passeggiata di Ostia” letteralmente divelte dai “vu cumprà” che d’estate invadono il Pontile e che all’arrivo degli agenti della polizia locale del X gruppo, nascondono la mercanzia nei sacchi che poi proprio attraverso le parti danneggiate buttano di sotto sulla sabbia in attesa di essere recuperate a controlli terminati. In condizioni di estremo degrado anche le passerelle dei varchi a mare presenti a lato della struttura ormai da tempo prive di manutenzione e semisommerse dalla sabbia.