3/9/2016 – Il metodo era sempre lo stesso: dapprima una telefonata da parte del sedicente “Capitano Federici”, in cui si proponeva agli esercenti, di partecipare alla sponsorizzazione di un imprecisato evento, organizzato dal Campidoglio sul territorio, poi, sempre nel corso della telefonata, l’assicurazione nemmeno troppo velata che la “gratitudine” dell’amministrazione di Roma Capitale, avrebbe fatto inserire l’attività commerciale degli aderenti, in uno speciale elenco, che avrebbe messo al riparo il titolare da eventuali controlli di Asl e polizia locale, infine l’appuntamento per la riscossione, che sarebbe stata eseguita da un uomo di fiducia del fantomatico capitano dei caschi bianchi. Modica la cifra richiesta 100 euro mensili, il che ha probabilmente indotto diversi commercianti a pensare che il gioco valesse la candela ma non per tutti. Pochi giorni fa infatti, la titolare di un noto negozio del Lido ha deciso di vederci chiaro, denunciando la vicenda e il “tentativo di aggancio” al nucleo di Polizia Giudiziaria della polizia locale del X Gruppo Mare, che hanno organizzato la trappola. Banconote fotografate in precedenza ed agenti in ascolto, persino sorpresi dalla “creatività” dei truffatori, i quali nel corso della “riscossione” si premuravano di prendere le misure per la futura affissione di un logo, che, come una sorta di “marchio di impunità” avrebbe reso il negozio riconoscibile da eventuali agenti preposti al controllo, con l’effetto di farli “passare oltre”. Terminata la cessione del denaro, gli agenti hanno pedinato l’uomo, fino al sorprenderlo a bordo di un’auto, parcheggiata nelle vie laterali con altri due complici. Per i tre uomini, di 72, 67 e 53 anni, è scattata una denuncia all’autorità giudiziaria, dalla perquisizione dell’auto è emersa una cartellina, con nomi ed indirizzi di altri 8 commercianti caduti nella rete ed una serie di “nuovi appuntamenti” da evadere, tutte persone che, saranno sentite nei prossimi giorni al Comando di Ostia. Inutile dire che della presenza di caschi bianchi o del “capitano Federici”, nel sodalizio criminale, nemmeno l’ombra