4/8/2016 – Una battaglia senza sosta alla sporcizia e agli insetti all’interno dei bus. A portarla avanti da ormai oltre un mese è l’Atac che dopo l’allarme per la presenza di blatte a bordo di alcune linee ha avviato una serie di interventi che mirano proprio a stanare gli insetti dalle vetture. Sotto accusa la rimessa di Acilia dove ogni giorno escono 100 vetture in servizio su 15 linee tra queste anche quelle in cui da tempo è stata riscontrata l’infestazione. Osservato speciale anche il canale di bonifica che scorre accanto alla struttura che favorirebbe la proliferazione degli animaletti. «Ormai da oltre un mese – spiegano dalla rimessa – viene effettuato ogni sera un intervento di sanificazione sulle vetture». Un lavoro lungo quello che coinvolge i bus. I mezzi vengono infatti completamente spruzzati con un liquido in grado di eliminare le eventuali colonie di insetti e quindi non solo le blatte. Un lavoro attento condotto da una squadra specializzata di operai della Coop 29 giugno, che non trascurano nessun angolo delle vetture. Dai passaruota, alle sedute dei passeggeri passando per gli scomparti che si trovano vicino alle postazioni dei conducenti e alla nicchia dell’estintore dove nel corso dei controlli è stata rilevata la maggiore presenza di blatte. Una volta “inzuppato”, il mezzo viene chiuso in speciali locali bonificati in precedenza e isolati completamente dall’esterno e restano qui per almeno tre giorni per consentire ai prodotti di compiere completamente la loro opera. Fatto questo il mezzo viene lavato e può tornare nuovamente in servizio bonificato e tirato a lucido per lasciare il posto al turno di sanificazione a nuovi mezzi. «Purtroppo però nonostante gli interventi – spiegano ancora dalla rimessa – la “pulizia” dei mezzi dura poco perché a causa dei rifiuti che giornalmente producono i passeggeri si crea velocemente un ambiente che favorisce il proliferare delle blatte». Sotto accusa però anche i dipendenti della ditta delle pulizie. Un’inchiesta arrivata adesso al Tribunale di Roma, dopo un esposto dell’azienda arrivato anche sui tavoli di Roma Capitale, ha portato alla luce come diversi dipendenti della ditta a cui era stato affidato l’appalto, il Consorzio Nazionale Servizi (Cns), di cui fa parte anche la Coop 29 giugno, non rispettassero i turni concordati con l’azienda mentre alcuni non si presentavano sul posto di lavoro. Lasciando scoperti numerosi turni facendo quindi saltare la pulizia dei mezzi.