20/7/2016 – Nessun aumento nelle rette degli asili nido per l’anno scolastico 2016 – 2017. Ad annunciarlo è il sindaco di Fiumicino Esterino Montino. “Sulla base di un’attenta verifica su orari e tariffe differenziate originariamente previste per gli asili nido relativamente al prossimo anno scolastico 2016-2017, – spiega il primo cittadino – appare evidente che si è verificato un errore sulla delibera riguardante i servizi a domanda individuale votata in sede di bilancio. Tale delibera, infatti, fa riferimento al servizio pre e post scuola e non a quello riguardante gli asili nido, come avrebbe dovuto essere visto che stiamo parlando di servizi a carattere individuale. Proprio per questo si rende noto che le modalità di accesso ai servizi per l’asilo nido e gli orari della scuola dell’infanzia non subiranno modifiche, ma – annuncia Montino – saranno quelli stabiliti nell’anno precedente. L’Amministrazione regolamenterà la tariffa differenziata per il servizio pre e post asili nido in sede di bilancio 2017. Si specifica, inoltre, che le lettere inviate dall’ufficio scuola sono da ritenersi superate”. Un annuncio che è stato accolto con molto disappunto dall’opposizione. «Che questa sia l’amministrazione Brancaleone ormai è chiaro a tutti. Ma – spiegano i consiglieri dell’opposizione – che il sindaco prima annunci degli aumenti sulle rette scolastiche e poi, dopo appena 48 ore, torni indietro dichiarando che si era trattato di un “mero errore” solo perché terrorizzato da una seconda manifestazione in dieci giorni contro di lui, dà lo spessore di questa azione di Governo. Avevamo denunciato ad aprile che il “sindaco delle tasse” oltre ai soliti aumenti aveva in mente di togliere gli ultimi soldi di tasca alle famiglie attraverso la rivisitazione delle rette scolastiche. Lui, proprio lui, ci rise in faccia. Ci disse con la sua solita finezza che eravamo bugiardi. Abbiamo denunciato nuovamente gli aumenti due settimane fa chiedendo un dietrofront. Risultato: aumenti bloccati e ammenda di Montino che ha parlato di “mero errore”. Attenzione però, gli aumenti sono stati solo rimandati di un anno e non cancellati definitivamente. Tutta questa situazione dimostra due cose, La prima: quando i cittadini fanno sentire la loro voce in maniera “pesante” le cose possono cambiare. La seconda: il sindaco al termine del suo mandato dovrà passare un bel po’ di tempo insieme al “confessore”. Con tutte le bugie che continua a dire gli serviranno almeno un paio d’anni di clausura per tornare “nuovo”.»