Non bastavano le “anomalie” relative al contratto di convenzionamento, i frequenti ritardi nei pagamenti, il trattamento economico inadeguato, l’immobilismo nei confronti dell’abusivismo dilagante. Dobbiamo prendere atto che Roma Capitale, probabilmente, intende affossare le strutture educative private convenzionate. In questi giorni, infatti, l’amministrazione sta recapitando una laconica comunicazione con la quale annuncia senza mezzi termini l’eliminazione delle agevolazioni relative alla Tassa sui Rifiuti. Nella missiva si menzionano “vincoli di bilancio” e “misure di contenimento dei costi”, come se ormai queste motivazioni da sole possano giustificare indistintamente qualsiasi decisione, senza possibilità di appello e senza margine di trattativa. Ma chi pensa agli “equilibri economico-finanziari” dei 219 nidi e spazi Be.Bi. convenzionati di Roma? Il provvedimento rappresenta un vero e proprio “salasso” ed è facile prevedere che molte strutture, già provate dalle molteplici difficoltà del settore, nel 2015 decideranno di arrendersi e chiudere definitivamente battenti. La rateizzazione accordata per “venire incontro alle esigenze di liquidità”, poi, suona quasi come una provocazione. La corruzione e la gestione scellerata che hanno portato l’AMA a un passo dal fallimento, di fatto, vengono accollate ai contribuenti e alle imprese di “pubblica utilità”. Nei fatti, il Campidoglio sta perseguendo una precisa strategia che tende a compromettere la sopravvivenza stessa dei convenzionanti, quasi rappresentassero un problema piuttosto che una risorsa. Eppure, lo ricordiamo, è proprio grazie all’impegno e ai sacrifici di tanti privati che oggi il Comune riesce a garantire un servizio fondamentale a migliaia di famiglie, peraltro con un notevole risparmio di risorse pubbliche: 715 euro mensili per bambino a fronte dei circa 1500 spesi per un nido comunale, a parità di qualità. E’ notizia di questi giorni che il consiglio comunale molto presto dovrebbe discutere una delibera di iniziativa popolare che propone di “togliere i finanziamenti agli asili privati”. Tutto torna… e forse davvero non ci si rende conto delle drammatiche conseguenze di una simile scellerata iniziativa.
Onda Gialla
Associazione Nidi e spazi Be.Bi