Lettera alla Commissione Europea dell’Unione Comitati di Ostia.
“Da circa un anno si è costituita l’Unione Comitati di Ostia formata, al momento, da 17 Comitati e Associazioni, con l’obiettivo di dare un nuovo volto alla pesante, critica situazione del mare di Roma. Pur essendoci ben 10 km di spiaggia, nella parte centrale di Ostia, il mare non è reso visibile se non nell’ultimo chilometro, nella zona di Ostia Ponente. La restante parte della spiaggia è preclusa alla vista a causa di barriere varie: muri, cabine, siepi, reti, alberature, etc. che non permettono né di vedere il mare, né di potervi accedere, se non attraverso le strutture degli stabilimenti balneari, peraltro con limitazione di orario. In inverno poi solo alcuni stabilimenti sono aperti, non dando quindi la possibilità di raggiungere il mare per lunghi tratti della costa.
L’Unione Comitati si è mobilitata per fa rispettare le norme in vigore per quanto attiene alla visibilità e fruibilità del mare, segnalando gli abusi esistenti che hanno reso ormai il mare quasi una proprietà privata ad appannaggio esclusivo dei gestori degli stabilimenti e non più un bene pubblico per eccellenza, di cui ogni cittadino, da qualunque parte del mondo provenga, ne possa godere.
Al riguardo, numerose lettere sono state inviate alle istituzioni pubbliche: Comune, Municipio e Regione, nonché alle autorità preposte al controllo: Polizia di Roma Capitale e Capitaneria di Porto, ma finora quasi nulla è cambiato, salvo l’apertura di due varchi ai lati del Pontile, di cui però è utilizzabile soltanto quello di sinistra, essendo stato ampliato alla fine dello scorso anno ed essendo stata posta una pedana sul sentiero sabbioso, permettendo così il transito delle persone anche disabili. L’altro varco consiste, al momento, in un angusto corridoio che sprofonda nella sabbia e che nessuno utilizza, in quanto rappresenta un percorso sinuoso e pericoloso.
I Comitati di Ostia facenti parte dell’Unione, si sono recentemente attivati raccogliendo ben 2.174 firme di persone, sia residenti a Roma, ma anche all’estero, che hanno però a cuore la visibilità del mare della nostra città. La petizione indirizzata al Sindaco e al Presidente del Municipio, ha per oggetto oltre alla visibilità del mare e alla sua fruibilità nell’intero periodo dell’anno, anche l’abbattimento di un edificio comunale posto sulla spiaggia (ex Ufficio Tecnico del X Municipio), ormai fatiscente e di nessun pregio architettonico, per dare il segno del cambiamento, proprio a cominciare dalle istituzioni pubbliche. Inoltre viene richiesta anche la sistemazione dei giardini del lungomare, per una più adeguata utilizzazione da parte dei cittadini.
Tutto ciò considerato, vi è l’urgente necessità di cambiamento del nostro mare e pertanto si richiede a codesta Commissione che venga applicata la direttiva Bolkestein nella sua interezza, senza ulteriori indugi e procrastinazioni di scadenze, al fine di poter avere un ricambio degli attuali gestori degli stabilimenti e nel contempo si auspica che la Regione e il Comune approvino quanto prima il Nuovo Piano di utilizzazione degli Arenili (PUA) , in modo che anche le nuove norme vengano rispettate.
Per quanto sopra riportato, l’Unione Comitati chiede un urgente riscontro alla presente, ed essere convocati quanto prima”.
Per l’Unione Comitati di Ostia
Michelangelo Calcopietro
Il Rappresentante ufficiale