29/11/2014 – Fatture non emesse, iva non pagata, bilanci “fantasiosi” ed ancora gestioni dubbie e “mobbing interno”. Sono alcuni dei “capi di imputazione” che pendono su alcuni centri anziani del X Municipio e che potrebbero portare nei prossimi mesi al commissariamento di alcuni di essi oltre ad una completa revisione, da parte del Campidoglio, del testo che ne regola il funzionamento interno. Diverse le strutture sotto la lente non solo dell’amministrazione di via Claudio ma anche della guardia di finanza che sta analizzando la situazione finanziaria di alcuni di essi dopo le denunce presentate dagli stessi iscritti e le segnalazioni inviate dal X Municipio.
Resta irrisolta la questione del centro anziani di San Giorgio di Acilia. Dopo le dimissioni dal ruolo di tesoriere di Luigi De Angelis a causa di diverse fatture che sarebbero mancanti (al vaglio della guardia di finanza, ndr), nel luglio di quest’anno si sono tenute nuove elezioni per il naturale rinnovo dell’organismo direttivo. Elezioni sulle quali hanno pesato il ritiro delle candidature di diversi iscritti come gesto di solidarietà per l’esclusione di De Angelis dalle elezioni. Esclusione motivata da una lettera di richiamo inviata all’ex tesoriere per una lite legata sempre ad una fattura non emessa. Una missiva annullata però dal comitato dei garanti del centro anziani per un vizio di forma e seguita da una seconda lettera di richiamo, identica alla prima, ma mai ricevuta da De Angelis. “Un carteggio – spiega Cristiano Rasi, presidente della commissione controllo e garanzia del X Municipio – analizzato da via Claudio e attualmente al vaglio di Roma Capitale che avrà l’ultima parola, anche se da quanto abbiamo potuto appurare sembrano essere due lettere identiche e quindi andrebbe annullata anche la seconda”. Una decisione che però ha suscitato molte polemiche soprattutto legate alla decisione dell’amministrazione di via Claudio di non accettare le dimissioni e comunicando ciò a pochi giorni dall’entrata nei seggi, di fatto impedendo quindi ai rinunciatari di poter in ogni caso portare avanti la propria campagna elettorale. Ad elezioni concluse una nuova dimissione di massa di quegli iscritti che già prima avevano cercato di far sentire la propria voce che ha lasciato il comitato di gestione del centro anziani impossibilitato a portare avanti ogni decisione a causa di un numero insufficiente di componenti. Se l’ipotesi da molti ritenuta più valida sarebbe stata quella di commissariare il centro anziani il municipio nel corso di una seduta del consiglio ha però preferito stabilire per il prossimo 2 dicembre una nuova tornata elettorale per sostituire i membri dimissionari. Una decisione votata solo da parte dell’assise e che ha visto l’opposizione di Fratelli d’Italia, Nuovo Centro Destra e dello stesso Rasi.
Caos anche all’interno del centro anziani di Dragona. Anche qui al centro della vicenda vi sarebbero fatture dubbie oltre a bilanci presentati con anni di ritardo o con irregolarità che hanno portato uno dei revisori dei conti a rifiutarne la convalida. Una situazione che lo stesso vice presidente Domenico Marturano, ora dimessosi dalla carica, ha portato insieme al revisore dei conti Pietro Caolino, all’attenzione della finanza di Ostia in un esposto presentato lo scorso 7 luglio. Nell’esposto motivato dal fatto che “nell’esaminare la contabilità del centro anziani di Dragona, tramite documentazione messasi a disposizione dalla presidente del centro, abbiamo riscontrato diverse irregolarità contabili, fra cui la sistematica evasione dell’Iva, specialmente per quanto concerne gite ed escursioni effettuate dai soci del centro medesimo”. Una situazione nel corso del tempo segnalata ripetutamente all’amministrazione Tassone tramite missive inviate e protocollate a tutti gli enti preposti tra cui anche il sindaco Marino. “Ma – spiegano Marturano e Caolino – non abbiamo mai avuto alcuna risposta alle nostre segnalazioni e per questo ci siamo visti costretti a rivolgersi in prima persona alla guardia di finanza visto il silenzio dell’amministrazione che avrebbe il compito di vigilare sulla gestione, anche finanziaria, dei centri anziani”. All’inizio dell’anno una commissione speciale controllo e garanzia si era tenuta per discutere della situazione e finita però, come da verbale, con l’ammissione da parte della presidente del mancato rilascio di alcune fatture per evitare di pagare l’Iva e di un nulla di fatto da parte della commissione se non la richiesta di acquisire tutta la documentazione.
Una situazione quindi piuttosto movimentata per i centri anziani che vedrebbe nell’occhio del ciclone anche quelli di via del Sommergibile e di lungomare Toscanelli.
“Problematiche – spiega Rasi – legate principalmente alla doppia gestione delle strutture. Episodi che hanno portato il Campidoglio a valutare seriamente la possibilità di una modifica dei regolamenti che stabiliscono il funzionamento dei centri anziani, in modo da evitare che queste situazioni legate alla gestione finanziaria possano ripetersi”.