Bomba d’acqua sul Litorale. E a nulla sono serviti gli allarmi che nei giorni scorsi aveva lanciato la protezione civile di Roma affinché chi di dovere mettesse in moto quella macchina organizzativa utile al fine di evitare allagamenti. Come a nulla sono serviti gli appelli che fin dalle ultime alluvioni i cittadini di tutto il X Municipio avevano rivolto all’amministrazione locale, di attuare misure che impedissero ancora una volta di ritrovarsi con le abitazioni sott’acqua. Tant’è che poco o nulla è stato fatto e la situazione che questa mattina si è presentata a tanti residenti di Ostia e hinterland è stata quella a cui in molti ormai si sono rassegnati. Strade completamente allagate, negozi invasi dall’acqua e vie di collegamento con la Capitale quasi inagibili. Se la bomba d’acqua sembra non aver causato danni, o almeno non troppi, ad Ostia Antica, Stagni e Saline – le aree più colpite negli scorsi anni – altrettanto non è accaduto a Bagnoletto e all’Infernetto, dove in alcune zone il livello dell’acqua ha raggiunto gli 80 cm.
Disagi anche sulla via Ostiense che a causa degli allagamenti è stata chiusa dagli agenti del X gruppo della polizia locale di Roma Capitale nel tratto compreso tra via Lucio Lepidio e viale Vasco De Gama. Sott’acqua anche numerose zone del Lido. Via delle Aleutine, via dei Velieri e via Pasquale Anfossi e alcune palazzine in via Genoese Zerbi sono state sommerse. Meglio non è andata a chi ha optato per la Roma-Lido. Alle 8 erano circa 1000 le persone accalcate sulla banchina della stazione di Acilia in attesa del treno. “Il servizio della Roma-Lido di stamane – spiega in una nota l’Atac – è risultato rallentato sulla linea e ha generato diversi disagi a causa della minore disponibilità di materiale rotabile, determinata dalla decisione di alcuni macchinisti di “scartare” tre treni per ipotizzati guasti. Atac ha attivato un’indagine interna per accertare lo stato effettivo del materiale rotabile, e, se del caso attivare procedimenti disciplinari qualora dovessero emergere responsabilità”. Danni anche al Cpo, il centro paraplegici di Ostia dove le infiltrazioni d’acqua hanno causato il crollo del contro soffitto e dell’intonaco in due corridoi e due ambulatori al primo piani della struttura. Entrambi in attesa degli interventi di manutenzione sono stati dichiarati inagibili.
Per far fronte all’emergenza fin dalle prime ore della mattina sul territorio sono state dispiegate le unità della protezione civile di Roma Capitale. “In particolare – spiega una nota della protezione civile – nelle zone di Prima Porta, Ostia e Infernetto sono mobilitate 22 squadre di volontari e 5 della Protezione Civile capitolina per assistere la popolazione e limitare al massimo i disagi. Gli operatori stanno inoltre effettuando interventi di disostruzione dei tombini con gli autospurghi. La situazione è costantemente monitorata dalla sala operativa della Protezione Civile di Roma Capitale e attualmente risulta sotto controllo”.