Manifestazione contro il raddoppio dell’impianto Ama di Maccarese


1/2/2017 – Fiumicino dice “No” al raddoppio dell’impianto Ama di Maccarese. E lo farà organizzando per sabato mattina una manifestazione davanti alla struttura. “Prendo atto che si sta diffondendo una giusta reazione contro l’ipotesi del raddoppio dell’impianto Ama di Maccarese – dice il sindaco di Fiumicino Esterino Montino – Abbiamo sempre detto e ripetuto, promuovendo atti concreti anche di carattere giudiziario nelle sedi deputate, che questa Amministrazione è contraria a qualsiasi potenziamento e uso improprio di quell’impianto. Lo abbiamo fatto senza guardare in faccia nessuno e senza condizionamenti di alcun colore politico, da quattro anni a questa parte. Aggiungo anche che, dopo il no all’ipotesi dell’impianto a Rocca Cencia, il sito di Maccarese è assolutamente incompatibile non solo con l’ampliamento, ma anche con la trasferenza. A questo punto deve decadere anche l’impianto originario visto che è situato in piena Riserva Naturale Statale del Litorale Romano. Queste sono le ragioni che ci inducono ad aderire a qualsiasi iniziativa che abbia queste motivazioni”. 

ROBERTO SEVERINI, CRESCERE INSIEME –  “Come associazione Crescere Insieme comunichiamo la nostra adesione alla manifestazione di sabato contro la decisione del comune di Roma di raddoppiare il centro di trasferenza di Maccarese. Si tratta di una scelta che non sta né in cielo né in terra, presa evidentemente da chi non conosce il nostro territorio e l’esatta posizione del centro di via dell’Olmazzetto. Sono anni che i residenti della zona combattono contro il continuo via vai dei tir Ama, una viabilità al collasso e un’aria irrespirabile. In ogni campagna elettorale ascoltiamo promesse, annunci e progetti di dismissione che ogni volta poi rimangono tali. Ora addirittura c’è chi pensa di raddoppiare il centro. Una decisione per noi inaccettabile. Sono felice che l’amministrazione comunale abbia scelto di sostenere questa battaglia. Spero solo non si tratti della solita speculazione politica buona esclusivamente a delegittimare oggi il M5S e non a risolvere una situazione che purtroppo ci trasciniamo da anni senza una soluzione”.

CONSIGLIERA COMUNALE ERICA ANTONELLI – “La decisione del Comune di Roma di raddoppiare l’impianto di trattamento dell’umido di Maccarese è una doccia fredda. Da quando ci siamo insediati l’impianto Ama di Maccarese ha rappresentato un problema in crescendo, seguito passo passo dalla Commissione Ambiente. Si rinnovavano le proroghe provinciali per la trasferenza, aumentavano i quantitativi e i camion in transito; infine la concessione regionale dell’autorizzazione integrata ambientale (AIA) che dava l’ok alla trasferenza fino alla realizzazione dell’impiantistica di Rocca Cencia, progetto ora tramontato con la Giunta Raggi. Mentre la politica romana decide di fare e disfare, a noi, a Maccarese, restano il percolato, la puzza, le buche sulla strada, il traffico dei camion, l’inquinamento, la riserva naturale violata, le prescrizioni all’AIA completamente disattese e più volte sollecitate. Come disatteso è stato l’incontro che formalmente avevamo richiesto al Presidente della Commissione Ambiente Capitolina Diaco, proprio per affrontare insieme la problematica, per trovare soluzioni comuni. Ieri, però, la notizia: l’assessore all’ambiente di Roma annuncia di voler raddoppiare l’impianto. Così, senza neanche un minimo confronto con il nostro territorio, senza considerare il fatto di trovarsi in zona di riserva naturale, a vocazione agricola. Un’altra decisione unilaterale che la popolazione di Maccarese non può accettare”.

CONSIGLIERE REGIONALE PIETRO DI PAOLOL’assessore Montanari probabilmente conosce poco Roma e la storia recente del ciclo dei rifiuti in questa città. Immaginare il raddoppio dell’impianto di compostaggio a Maccarese rischia di essere molto complicato e antieconomico. L’area individuata all’epoca (giunta Veltroni), infatti, manifestò da subito problemi legati alla conformazione, e di conseguenza, alla tenuta del terreno. Per evitare che l’impianto progressivamente sprofondasse, i costi di realizzazione lievitarono in modo spropositato. Pertanto ipotizzare il raddoppio nella stessa area mi sembra azzardato. Sarebbe quindi opportuno individuare un altro sito anche per scongiurare una ulteriore congestione di mezzi Ama su quel quadrante.


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