26/7/2016 – Non ce l’ha fatta. È stata dichiarata nella giornata di oggi la morte del 27enne Alessandro De Simoni. Il ragazzo era ricoverato dalla sera di domenica al San Camillo dopo essere stato aggredito in via delle Ancore a Nuova Ostia. Le sue condizioni erano apparse subito disperate. In coma per i colpi subiti non aveva ripreso conoscenza e fin dalle prime ore i medici del reparto di rianimazione non avevano voluto illudere i familiari, tra cui la compagna Ada, che per tutta la giornata si erano susseguiti al suo capezzale.
L’AGGRESSIONE – Alessandro, con alcuni precedenti alle spalle, era stato aggredito nella prima serata di domenica dal 25enne Simone M. con il quale si era dato appuntamento per chiarire quell’accusa di furto che Ada, la 21enne compagna di Alessandro, e la fidanzata sedicenne del fratello minore di Simone, avevano ricevuto a fine giugno perché sorprese con una borsa antitaccheggio piena di abiti all’interno del negozio Guess del centro commerciale Parco Leonardo. L’incontro doveva servire proprio per chiarire le responsabilità delle due ragazze nel furto ed era stato richiesto dal 25enne che durante le ore precedenti aveva più volte cercato Alessandro che alla fine aveva accettato di vedersi. Quindi l’aggressione, violenta, selvaggia che aveva ridotto il 27enne in fin di vita. Troppo gravi le lesioni al volto. I colpi, forse dati con un tirapugni, avevano infatti causato numerose fratture e ferite e avevano trasformato il volto di Alessandro in una maschera di sangue. La corsa disperata al Grassi per poterlo stabilizzare e quindi al San Camillo dove oggi il suo cuore ha smesso di battere. Per Simone adesso, arrestato a poche ore dall’aggressione nella villa di Ostia Antica dove vive l’accusa cambia. Dal carcere di Regina Coeli infatti dovrà rispondere di omicidio.